Il Nazionale

Cronaca | 15 marzo 2023, 10:57

Dallo spaccio ai furti, il 60% dei giovani detenuti arriva da Torino nord: maglia nera Barriera

Oggi presentata l'indagine sulla popolazione giovanile del Lorusso e Cutugno

Dallo spaccio ai furti, il 60% dei giovani detenuti arriva da Torino nord: maglia nera Barriera

Barriera di Milano. È questo il quartiere dove proviene la maggioranza dei detenuti del carcere di Torino, tra i 18 e i 25 anni, protagonisti dell'indagine per conoscere la popolazione giovanile del Lorusso e Cutugno, presentata questa mattina al Polo del 900.

Su 149 carcerati intervistati, oltre il 68% abita a Torino: quasi la metà di questi (43.14%) viene da Barriera di Milano. Se andiamo a vedere altri numeri, il 5.88% è di Madonna di Campagna, il 2.94% da Aurora e Falchera, il 3.92% da Borgo Vittoria, il 3.92% da corso Regina Margherita. 

Spaccio e rapine 

Dati che se sommati ci restituiscono la realtà che il 60% dei giovani carcerati dell'indagine arriva da Torino nord. "Provengono da zone - commenta Cecilia Blengino - dove bisogna intervenire sulla creazione di presidi sociali. La scuola non li intercetta tutti: spesso questi ragazzi arrivano in Italia come minori non accompagnati". "Il fatto che vengano da Barriera - aggiunge - non trova correlazione con reati gravi". Andando a vedere il tipo di crimine commesso moltissimi (28.86%) sono dentro per spaccio e altri reati legati a stupefacenti, il 28.19% per rapina e il 12.75% per furto. 

Pentenero: "Comune deve costruire ponte tra dentro e fuori" 

"Sono numeri - ha commentato l'assessore alla Sicurezza Gianna Pentenero - che aprono ferite profonde, che dobbiamo trasformare in un agire costante e quotidiano". "Il Comune - ha proseguito - ha responsabilità nella costruzione di un ponte tra dentro e fuori. Sono dati che evidenziano come il percorso di vita in alcune zone della città sia difficile". "Noi dobbiamo lavorare - ha proseguito l'esponente della giunta - perché quel contesto sociale venga cambiato. Barriera è una realtà urbana difficile, ci sono più aspetti che concorrono: questi numeri devono essere usati con grande attenzione, non per puntare il dito su una zona della città, ma per la costruzione di politiche. Deve essere valorizzata la bellezza culturale e sociale di quel territorio". 

Cinzia Gatti

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