Il Nazionale

Cronaca | 12 marzo 2023, 07:10

Il "solito" film: anche a Torino andare al cinema diventa un percorso a ostacoli per chi è su una carrozzina

La politica deciderà prima o poi di abbattere le barriere architettoniche? Il racconto di Federica

Il "solito" film: anche a Torino andare al cinema diventa un percorso a ostacoli per chi è su una carrozzina

E' difficile per una persona che soffre di disabilità andare al cinema? In pochi ci pensano, ma molto spesso compiere un'azione comune come guardare un film diventa una vera e propria impresa per chi, da tutta la vita, è costretto in carrozzina.

L'errore imperdonabile di una telefonata non fatta

Un pomeriggio decidi che vuoi andare al cinema con una tua amica a vedere quel bel film di cui hai letto la trama: ti prepari con cura e arrivi davanti al multisala in questione piena di curiosità per ciò che ti aspetta.
In tutto questo, compi un errore imperdonabile: non telefoni al cinema per sapere se riuscirai a raggiungere agevolmente la sala in cui verrà proiettato il film prescelto. Non lo fai per una miriade di motivi, primo fra tutti l'illuderti che le norme in tema di accessibilità e di abbattimento delle barriere architettoniche vengano sempre rispettate.
Mai illudersi, invece, perché puntualmente vieni smentita.

 

La scoperta che il film viene proiettato al primo piano

Come nel più banale dei copioni, al tuo arrivo scopri che no, il film che avevi deciso di vedere viene proiettato al primo piano e che il montascale presente in struttura è inservibile.
E ancora prima di questo, il selciato stradale che conduce al cinema è fortemente danneggiato dalle radici di un albero emerse troppo in superficie. Così non sai da dove passare e il tratto per raggiungere il tanto agognato obiettivo diventa un percorso ad ostacoli, del tutto inagibile se si è da soli.

Il montascale inservibile rende impossibile tutto

Questo è solo un esempio fra i tanti che potrebbero essere annoverati: per ciò che concerne le strade, l'utilizzo dei "sampietrini" senza riempire adeguatamente di asfalto gli spazi tra di essi, rendendo così il selciato sufficientemente liscio, rende la strada un vero e proprio percorso a ostacoli.
E che dire di tutte le strutture pubbliche, che si possono definire tali solo a livello teorico, in quanto prive delle condizioni necessarie a garantire l'accesso a tutti, come ascensori o montascale. Nella peggiore delle ipotesi, poi, può verificarsi che esse possiedano, ad esempio, il bagno dei disabili in cima ad una rampa di scale, quest'ultima ovviamente priva di mezzi per oltrepassarla a dovere.

 

Buona volontà e stratagemmi non bastano

Il buon cuore di coloro i quali offrono il servizio, che si prodigano coi mezzi a loro disposizione (e con stratagemmi "dell'ultimo minuto") per provare a garantire una fruibilità a 360°, per quanto importanti, non sono sufficienti.
Città davvero accessibili devono poter contare sull'attuazione reale e sistematica delle norme previste. Perché la questione dell'accessibilità è molto più ampia di quanto si possa immaginare. Riguarda ognuno di noi, in fasi della vita più o meno durature, a prescindere, quindi, dalla presenza di patologie invalidanti di carattere permanente. Riguarda sicuramente gli anziani, ma allo stesso tempo anche chi, a seguito di un trauma temporaneo, deve ricorrere all'uso di gessi e strumenti per la mobilità quali stampelle, tripodi o altro.

Perché non si abbattono davvero le barriere architettoniche?

E allora, da coinvolta in prima persona, mi sorge spontanea una domanda: vista la portata del tema in termini di numero e tipologie di soggetti coinvolti, perché, ad esempio, non usufruire sempre delle agevolazioni previste per l'abbattimento delle barriere architettoniche?

Ogni città e comune dovrebbero promuovere, dopo ogni elezione, eventi in cui far provare, ai politici entranti, percorsi da seduti in carrozzina. Solo così, forse, ci si può rendere effettivamente conto delle difficoltà che chi ha scarsa mobilità deve affrontare ogni giorno e, magari, contribuire concretamente ad appianarle.

Federica De Castro

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