Non ci sarebbero problemi in merito alla sicurezza però il confronto con i cittadini verrà fissato e sarà fondamentale per la valutazione.
La realizzazione del nuovo deposito costiero “Small Scale” di GNL e BIOGNL nel porto di Vado Ligure nell'ambito territoriale del Comune di Bergeggi sbarca nel consiglio comunale di Bergeggi con la richiesta della capogruppo di minoranza di CambiAmo Bergeggi Alice Bianchini e l'assessore Mauro Perria ha specificato tutto l'iter che ha portato per ora solo al rilascio del nulla osta di fattibilità dello scorso 27 aprile 2022 da parte Ministero dell’Interno, direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Liguria ia seguito della conclusione del procedimento istruttorio.
"Da parte nostra si è provveduto a dare seguito almeno parzialmente a quella che è la previsione con la consultazione pubblica tramite la pubblicazione di tutti gli atti prodotti fino a quel momento - ha spiegato Perria - abbiamo chiesto una valutazione di uno studio tecnico ambientale abilitato che ha analizzato tutta la documentazione e ha rilasciato una relazione che attiene all'aspetto della sicurezza. Si conclude per una di fatto situazione certificata di bassa pericolosita in riferimento al rischio sicurezza e incidenti. Tutti gli altri aspetti di tipo ambientale, l'impatto socio economico sulla popolazione i risvolti occupazionali, non sono stati oggetti della valutazione. In attesa di approfondimenti successivi nel seguito dell'iter procedurale".
Lo scorso 3 dicembre del 2021 l'azienda Gnl Med Srl aveva trasmesso alla direzione regionale VVF Liguria il Rapporto Preliminare di sicurezza quindi finalizzato all’ottenimento del nulla osta di fattibilità, poi ottenuto, per la realizzazione del nuovo stabilimento che avrà la funzione di ricevere principalmente, tramite navi metaniere di medie dimensioni, Gas Naturale Liquefatto, e BioGNL.
Il Gas Naturale Liquefatto verrà distribuito o via terra, attraverso cisterne criogeniche autotrasportate della capacità di circa 45 metri cubi; o via mare, attraverso bettoline (bunker vessel) per il rifornimento di navi alimentate a GNL dalla capacità di circa 2.000 – 7.500 mc.
Mentre il Gas Naturale sarà generato naturalmente nelle tubazioni e nei serbatoi di stoccaggio per effetto di scambi termici con l’ambiente (per cui senza apporto di energia) denominato in seguito Boil-Off Gas (BOG), che verrà inviato al cogeneratore presente all’interno del deposito e che potrà essere messo a servizio di utenze interne all’area portuale, così come all’impianto stesso. La capacità effettiva massima del deposito sarà pari a 19.440 mc di GNL, ovvero 9.136 t.
Lo scorso ottobre poi la stessa Gnl Med ha richiesto il rilascio della concessione per un'area di circa 30mq del porto di Vado/Bergeggi attualmente in concessione a Reefer Terminal con lo scopo di realizzare un deposito Small Scale di Gnl e BioGnl con la capacità di 20mila metri cubi di prodotto.
L'assessore ha inoltre ricordato i diversi incontri avuti sia con l'Autorità di Sistema Portuale e Gnl Med (la realizzazione del deposito si attesterebbe sui 75 milioni di euro con una richiesta tramite fondi Pnrr di 21 milioni di euro).
"Abbiamo programmato un incontro con l'azienda proponente nel quale abbiamo avanzato la richiesta di fornirci una documentazione ulteriore e abbiamo richiesto che venissero messe in atto le azioni utili a darci notizie fondamentali in riferimento all'iter procedurale ancora in atto, relativamente ad un piano di comunicazione per il coinvolgimento e la consultazione pubblica ed avere un cronoprogramma dell'inizio della procedura dell'opera e la fine dei lavori e la messa in opera" ha proseguito nel parlamentino bergeggino Perria.
In un ulteriore riunione tra la giunta, Autorità Portuale, Gnl Med e un consulente della gestione della comunicazione è emerso che l'inizio dei lavori dovrebbe avvenire tra settembre ed ottobre 2023 e la messa in attività entro i primi mesi del 2026. E' stato fissato inoltre nei prossimi giorni un incontro al Ministero per capire quale deve essere l'iter procedurale se regionale o ministeriale.
"La società a cui e stata affidata l'analisi dell'impianto è specializzato nella sicurezza sui luoghi di lavoro però in tutta la documentazione presentata non si parla assolutamente che è un impianto a rischio di incidente rilevante - ha detto critica la consigliere Bianchini - Ci lascia ancora più perplessi il fatto che questa azienda ha come capitale sociale 27mila euro. Cosa garantiscono? Se succede qualcosa cosa fanno con quella cifra? Siamo preoccupati per la sicurezza dell'ambiente e delle persone. C'è già preoccupazione tra i cittadini e il Comitato per la Salute di Quiliano".
"Autorita Portuale come documentazione non ha ricevuto altro rispetto a quello che può diventare l'iter autorizzativo. Sotto l'aspetto della sicurezza non abbiamo espresso nessun parere nè negativo nè favorevole" risponde l'assessore.
"C'è il nulla osta con prescrizione da un Comitato Tecnico Scientifico. Il comune non è stato chiamato in causa per nulla" fa eco il consigliere Riccardo Valle.
"Bisogna sottolineare con forza l'atteggiamento dell'amministrazione, non abbiamo espresso nessun parere, ma vogliamo che l'opinione pubblica del comprensorio sappia quello che si sta andando a fare - continua il capogruppo di maggioranza Riccardo Borgo - Non siamo indifferenti e siamo preoccupati come tutti per affrontare l'elemento sicurezza dell'impianto, del movimento navi e per i lavoratori. Bergeggi non è indifferente, l'attenzione è massima, la preoccupazione è forte".
Nelle prossime settimane dovrebbe riunirsi il Comitato Portuale e dovrebbe essere trattato il tema.
Nel frattempo nel prossimo consiglio comunale di Vado Ligure la minoranza di Memoria e Futuro presenterà un'interpellanza in merito alle ricadute sul futuro deposito.
Commenti