Il Nazionale

Cronaca | 25 febbraio 2023, 00:20

Torino, in centinaia per le vie del centro alla fiaccolata dell'Anpi contro la guerra e le armi

Il corteo, a cui hanno preso parte anche diversi, è partito da Borgo Dora per terminare davanti a Palazzo Civico con un messaggio di pace per l'Ucraina e per il mondo

Torino, in centinaia per le vie del centro alla fiaccolata dell'Anpi contro la guerra e le armi

Abbiamo fatto tutto il possibile per la pace?”: si è chiusa con questa domanda, pronunciata da papa Francesco e ricordata dal presidente Nino Boeti, la fiaccolata organizzata dall'Anpi di Torino contro la guerra e le armi in occasione del primo anniversario dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

La fiaccolata

La fiaccolata, a cui hanno partecipato centinaia di persone tra singoli cittadini, associazioni, partiti politici, movimenti e molte altre organizzazioni, è partito da Borgo Dora per terminare davanti a Palazzo Civico: “Tutti i partecipanti - ha proseguito Boeti – condividono sentimenti di pace, speranza, uguaglianza e fratellanza: mi auguro ci sia ancora spazio per collaborare insieme per tentare di mettere fine a una follia che sta dilaniando uomini, donne e bambini”.

La presenza istituzionale con Favaro e Grippo 

In rappresentanza della Città ha partecipato la vice-sindaca Michela Favaro: “La pace - ha dichiarato – è la base dalla democrazia, dei diritti e della libertà, per questo va difesa e coltivata perché mai come adesso viene messa in discussione”. Insieme a lei era presente anche la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo: “Stiamo facendo - ha commentato – il passo del gambero, tornando a parlare di difese quando avrebbe senso far tacere le armi allontanando il rischio di una guerra nucleare; la coscienza collettiva e l'opinione pubblica, in questo senso, possono fare la differenza”.

I sindacati e l'associazionismo laico e religioso

Folta anche la presenza dell'associazionismo, sia laico che religioso. La partenza davanti all'Arsenale della Pace, a proposito non è stata casuale: “È il momento - ha affermato il presidente del Sermig Ernesto Olivero – di dire basta alle armi e di smettere di costruirle perché uccidono creando odio, camminando insieme vincerà la pace”. Presenti, tra la folla, anche i sindacati confederali.

Marco Berton

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