Lavorava con un macchinario del 1979 l'operaio che è rimasto gravemente ferito questo pomeriggio all'Ansaldo Energia. L'uomo sarebbe stato colpito da un pezzo in metallo che si è staccato da una macchina utensile, travolgendo le paratie di protezione che non hanno retto.
L'uomo, 37 anni, lavora in Ansaldo da circa quattro anni. Subito dopo l'incidente, intorno alle 14.30 è stato soccorso e trasportato al San Martino dove si trova in codice rosso intubato. Una tragedia che poteva essere evitata secondo i sindacati che hanno proclamato lo sciopero da oggi pomeriggio e per tutta la giornata di domani.
“Lui era dove doveva essere, nel suo posto, davanti alla macchina, davanti alla paratia, - ha spiegato a La Voce di Genova il rappresentante Rsu Fiom Federico Grondona - com'è andata lo scopriranno magistratura, Asl e scientifica, noi diciamo con forza che lavorava in una macchina del 1979, potete immaginare che grandi investimenti ci fossero su quella macchina. La magistratura vedrà se era a norma o no, ma noi diciamo solo che è una macchina del 1979, sembra archeologia industriale ed è una vergogna quando tutti parlano di rilancio di Ansaldo Energia. Per questo domani siamo tutti in sciopero sotto la direzione aziendale per protestare e chiedere risposte certe”.
“E' stata una scena veramente atroce, - aggiunge Andrea Capogreco, Fim Cisl - vedere un ragazzo come noi a terra, con il sangue che gli usciva dalla testa è stato veramente bruttissimo. Noi gridiamo con forza che è inutile parlare di investimenti, bisogna farli, con dei macchinari di oltre quarant'anni ditemi voi che sicurezza può esserci. Devono essere fatti investimenti seri, non solo a parole ma con i fatti e portare macchine che siano in grado di difendere le persone, nel 2023 non esiste perdere la vita sul posto di lavoro”.
"La Segreteria della Fiom di Genova - aggiunge il segretario della Fiom di Genova Stefano Bonazzi in una nota - esprime rabbia e dolore per l'ennesimo grave incidente accaduto questa volta in Ansaldo Energia, la più grande azienda metalmeccanica di Genova. La Fiom ritiene che questa situazione non possa più andare avanti e nello stringersi ai famigliari e ai colleghi dell’operaio, che oggi hanno scioperato, conferma il proprio impegno, ribadendo la necessità di una forte attività rivendicativa per la sicurezza sul lavoro".
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