Il Nazionale

Cronaca | 07 febbraio 2023, 10:22

Tradate, sequestrate due zanne di elefante africano

I carabinieri Forestali del Nucleo Cites di Somma Lombardo sono intervenuti in seguito alla segnalazione di un cittadino che aveva riferito in caserma a Tradate di aver ricevuto in eredità i due reperti. Dopo le verifiche sono risultati privi di autorizzazione ed è scattato il sequestro

Tradate, sequestrate due zanne di elefante africano

Zanne di elefante lasciate in eredità, scatta il sequestro da parte dei carabinieri Forestali del Nucleo CITES di Somma Lombardo. Tutto era iniziato quando un cittadino aveva segnalato ai carabinieri della Tenenza di Tradate di avere rinvenuto due zanne di elefante africano (Loxodonta africana) tra i beni avuti in lascito ereditario.

Sono seguiti gli accertamenti, al termine dei quali i Carabinieri Forestali hanno appurato che i reperti non erano accompagnati da alcuna documentazione che attestasse il legittimo possesso. Presumendo quindi che le zanne, di provenienza illecita, possano essere riconducibili a fenomeni di bracconaggio effettuato in Africa a danno degli elefanti, specie in via di estinzione, i Carabinieri Forestali hanno proceduto al sequestro dei reperti.

Una delle caratteristiche più vistose degli elefanti africani sono le zanne, che possono raggiungere i tre metri di lunghezza e che, essendo fatte di avorio, sono considerate materia di grande valore, motivo per cui ogni anno vengono uccisi dai bracconieri migliaia di elefanti.

Si rammenta che il commercio di animali in via di estinzione ed anche i prodotti da essi derivati, come ad esempio l’avorio, sono detenibili solo se accompagnati da apposita documentazione prevista dalla Convenzione internazionale di Washington del 1973, ratificata dall’Italia nel 1975, sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione “C.I.T.E.S.”.

Le zanne di elefante sequestrate potranno essere oggetto di confisca, al termine di un iter giudiziario in cui la Commissione scientifica CITES, Autorità istituita presso il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, dovrà decidere il destino dei beni che, a titolo esemplificativo, potrebbero essere destinati alla conservazione per finalità didattica o scientifica.

Al cittadino che ha ereditato gli oggetti denunciati non è stata contestata alcuna violazione. I carabinieri invitano coloro che in qualunque modo ed anche in casi di dubbi, venissero in possesso casualmente o per errore di prodotti derivanti da animali in via di estinzione di rivolgersi ai Carabinieri Forestali dei Nuclei CITES.

Redazione

Commenti