Il Nazionale

Cronaca | 26 gennaio 2023, 15:32

Blitz ad Aska, il centro sociale alla questura: "Denunce folkloristiche, la nostra banda suona ancora il rock"

La risposta dei militanti denunciati questa mattina dopo la perquisizione della Digos: "E' accanimento: questo è un processo di criminalizzazione delle forme di espressione giovanile e dell’autorganizzazione"

Blitz ad Aska, il centro sociale alla questura: "Denunce folkloristiche, la nostra banda suona ancora il rock"

"La nostra banda suona ancora il rock". E' una risposta che non cela alcun cenno di resa quella data dai militanti di Askatasuna a seguito della perquisizione all'interno del centro sociale di corso Regina 47 di questa mattina da parte della Digos.

"Sequestrati impianti musicali, denunce folkloristiche"

Un blitz avvenuto all'alba, che è costato ad alcuni attivisti denunce  per vari reati legati alla somministrazione e non solo. "La perquisizione - fanno sapere da Askatasuna - ha portato al sequestro degli impianti musicali di tutto ciò che è materiale elettronico e all’applicazione dei sigilli sui frigoriferi del bar dello spazio e degli ambienti deputati alla conservazione della strumentazione musicale. Tra le altre cose è stata anche sequestrata l’agenda che raccoglie i tesserati e le tesserate della campagna Associazione a Resistere in solidarietà al movimento No Tav e al centro sociale Askatasuna accusati di associazione a delinquere".

I militanti definiscono "folkloristiche" le decine di denunce elevate dalla Questura nei loro confronti. Si parla di infatti di cattiva conservazione degli alimenti e frode in commercio oltre a occupazione e invasione di terreni ed edifici.

"Vogliono criminalizzare ogni forma di espressione giovanile"

"Questa operazione si inserisce a pieno titolo all’interno del processo di criminalizzazione delle forme di espressione giovanile e dell’autorganizzazione. Infatti, il tentativo che viene messo in opera è quello di equiparare uno spazio sociale ad un locale commerciale che fa profitto per proprio conto. La differenza è lampante a chiunque abbia frequentato uno dei nostri eventi o delle nostre iniziative sa bene quanto sia prezioso avere la possibilità di far vivere momenti di socialità, culturali e di incontro al di fuori delle logiche del profitto" spiegano.

La contro accusa mossa è quella di accanimento delle forze dell'ordine e delle forze giudiziarie verso il centro sociale. Solo ieri infatti si era tenuta la quarta udienza per il processo che vede militanti di Askatasuna accusati di associazione a delinquere. "Il tutto scricchiola e fa acqua da tutte le parti infatti siamo ancora in attesa di vedere queste prove schiaccianti. E così proprio ieri è stato firmato il mandato di perquisizione del centro sociale che puzza di provocazione e vendetta" scrivono.

"Sperperati inutilmente soldi pubblici"

"Lo diciamo chiaramente: la gravità di questa situazione è palese seppur si sfiori il ridicolo nel vedere decine e decine di uomini ancora una volta a sperperare soldi pubblici per sequestrare impianti audio e frigoriferi: non finisce qui, la nostra banda suona il rock" concludono annunciando una serie di eventi in programma nei prossimi giorni.

 

Andrea Parisotto

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