Un anno di reclusione e 2.000 euro di multa. Questa la pena inflitta dal giudice del Tribunale di Cuneo a K.R., 38enne di origini albanesi sotto accusa per minaccia e violenza privata.
La vittima un venticinquenne. Nell'ottobre dell'anno scorso, il giovane mentre transitava sull'Est-Ovest era stato minacciato con un’accetta perché aveva suonato un colpo di clacson a K.R. che, alla guida di una station wagon grigia, lo aveva sorpassato a destra.
“Avevo imboccato il tunnel che sbuca sulla rotonda di Confreria – ha raccontato il ragazzo in aula –. Ho visto dietro di me una station wagon che procedeva a zig-zag facendo manovre pericolose. Quando sono uscito dal tunnel dovevo svoltare a destra, ma quell’auto mi ha sorpassato proprio sulla destra. Ho dato un colpo di clacson, lui mi ha tagliato la strada e si è fermato davanti bloccandomi il passaggio”.
A quel punto K.R. scese, aprì lo sportello del passeggero dell’auto del ragazzo e iniziò ad insultarlo e minacciarlo: “Mi ha detto che non dovevo rompergli il c… per come guidava e che mi avrebbe ammazzato. Poi ha chiuso la portiera, è andato verso la sua auto, ha preso un’accetta che teneva nello scomparto di sinistra e l’ha brandita contro di me”, ha concluso la persona offesa.
A K.R., assistito dall'avvocato Antonio Vetorne, i Carabinieri arrivarono sia attraverso il numero di targa fornito dal ragazzo che dal riconoscimento fotografico. Quando le autorità andarono sotto casa sua, trovarono la station wagon grigia parcheggiata.
Fu lo stesso imputato a consegnare spontaneamente l'arma impropria, per il cui possesso ingiustificato venne denunciato.
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