Si chiude con una sentenza a 2 anni di carcere il processo di G.B., 40enne, ritenuto responsabile di stalking dal giudice monocratico di Imperia Francesca Minieri. Per l'uomo il pm Enrico Cinnella Della Porta aveva invece invocato la condanna a 3 anni di reclusione.
L'imputato, difeso dai legali Hakan Heller e Cristian Urbini, era finito a giudizio per aver molestato l'ex compagna anche alla presenza della figlia minore. Non ha accettato la fine della relazione e avrebbe per mesi perseguitato l'ex, ricattandola anche con video - che poi avrebbe inviato alla piccola- e minacciandola più volte di morte.
"Ti do un pugno in faccia che ti trasformo, questo il contenuto di un sms inviato dall'uomo, manco ti riconosce più la Madonna quando vai nei cieli (..) cerca di comportarti bene, ok? La prossima, ti mando all'ospedale, ti mando al campo santo. stai attenta (..) se mi devo fare la gare giuro che...ti ammazzo, ti scanno, fidati".
Le violenze sarebbero state quotidiane tramite messaggi e telefonate dove le offese e le ingiurie erano innumerevoli. Non mancavano poi pedinamenti e intrusioni continue nella vita dell'ex a casa ei familiari e anche sul posto di lavoro. In alcune occasioni il 40enne poi si sarebbe rifiutato di riportare a casa la figlioletta che aveva in custodia e di contro andandola a prelevare senza il consenso della donna. In un'occasione avrebbe sputato l'ex compagna mentre la stessa stava attendendo l'arrivo dell'autobus e alla scena hanno assistito diverse persone. I fatti contestati dall'accusa sono avvenuti tra Imperia e Chiusavecchia.
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