"Il mio ex ragazzo minaccia di mandare le mie foto nuda ai nostri amici". Oppure: "Il mio ex ha inviato via WhatsApp ai miei genitori i miei scatti in reggiseno e mutande". Sono queste alcune delle telefonate che hanno ricevuto nel 2022 le operatrici di Telefono Rosa Torino. Parole drammatiche ma emblematiche, perché nell'anno che si è appena chiuso sono aumentate le denunce di giovani ragazze vittime di revenge porn. Così come quelle stalkerizzate sui vari social, da Instagram a Facebook, da uomini.
Giovanissime vittime di violenza sessuale
Un quadro tratteggiato questa mattina in commissione Diritti e Pari Opportunità dalle volontarie, che quotidianamente ascoltano ed aiutano le donne vittime di violenza. Dal 1° gennaio al 1° ottobre 2022 Telefono Rosa Torino ha registrato 4.456 contatti, avvenuti anche tramite social: in otto mesi sono state 639 le donne accolte. Più di un quarto di queste ultime (26.16%) ha tra i 16 ed i 29 anni. La cosa più grave, come hanno spiegato le operatrici, è che moltissime giovanissime in questa fascia di età sono "state vittime di violenza sessuale dopo somministrazione di sostanze".
Crescono le vittime di revenge porn
In parallelo aumentano le denunce di adolescenti che anno subito revenge porn: nel 2022 il 7.72% dei casi trattati da Telefono Rosa Torino apparteneva a questa categoria, inserita in "altri tipi di violenza". Una percentuale in aumento rispetto agli anni passati, come spiegano le operatrici, "perché cresce la consapevolezza tra le ragazze, che denunciano". E le nuove tecnologie espongono le adolescenti anche al rischio di essere molestie sessuali via web: nei primi 9 mesi dell'anno passato l'8.29% delle donne accolte ha subito stalking e cyberstalking.
Riapre la casa-rifugio "Mariposas"
Tra le novità positive è che nell'anno accademico 2023-2024, grazie ad una convenzione tra Telefono Rosa ed UniTo, verrà attivato un corso dedicato alla violenza di genere che sarà trasversale su diverse materie, dalla giurisprudenza al sociale. L'assessore ai Servizi Sociali Jacopo Rosatelli ha ribadito la volontà dell’Amministrazione di riaprire la Casa rifugio “Mariposas”.
"Nei mesi in cui è stata chiusa - ha precisato - ne sono state aperte altre due, quindi il bisogno era stato soddisfatto".
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