Al termine di una rapida indagine, originata dalla querela presentata da una donna 90enne, i carabinieri hanno denunciato un badante di 60 anni di nazionalità italiana, pregiudicato, dimorante nel loanese.
L'uomo, nel periodo tra agosto e ottobre, dopo aver ottenuto il lavoro di assistente domiciliare dell’anziana donna che aveva sottoscritto un contratto con un’agenzia del luogo, approfittando della sua vulnerabilità e condizioni psichiche, l'aveva convinta a consegnarli un assegno firmato in bianco, successivamente compilato e intestato a se stesso, indicando l'importo di 50 mila euro, per poi porlo all'incasso versando la somma sul suo conto corrente bancario.
I carabinieri di Pietra Ligure, esaminando la documentazione acquisita e raccogliendo informazioni da persone informate sui fatti, si sono messi alla ricerca del maltolto seguendo il flusso del denaro prelevato dal conto dell’anziana donna, che è stato in breve tempo individuato in una serie di bonifici effettuati dal badante in favore di altri conti correnti, che conducevano a due carte prepagate sempre a lui intestate.
I militari, a questo punto, hanno subito informato la Procura della Repubblica di Savona che, sulla base degli elementi raccolti, oltre a condividere il reato di circonvenzione di persona incapace e furto aggravati dall'aver profittato delle particolari condizioni psicologiche dell’anziana signora, abusando della prestazione d’opera, ha emesso un decreto di sequestro del conto corrente e di perquisizione domiciliare dell’abitazione del reo, che hanno permesso di rinvenire nello sgabuzzino di casa dell’uomo un’ingente somma di denaro contante, nonché le carte di credito oltre a documentazione bancaria e testamentaria della vittima, ingiustificatamente nella sua disponibilità. Complessivamente sono stati recuperati e sequestrati circa 30 mila euro ritenuti provento del reato.
L’operazione odierna conferma l’attenzione dell’Arma locale nel prevenire e reprimere i reati predatori, soprattutto verso le persone anziane, che, a causa della loro fragilità, continuano ad essere le più esposte a soggetti senza scrupoli che, approfittando di situazioni a loro favorevoli, non esitano ad approfittarsi della buona fede dei più deboli.
"Invitiamo i cittadini, in caso di necessità reale o presunta, a contattare o recarsi presso un comando dell’Arma o a non esitare a chiamare il '112' quando hanno dei dubbi anche su chi gli assiste. Il numero è gratis e noi sempre pronti ad aiutarvi", spiegano i carabinieri.
Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall'autorità giudiziaria.
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