Lo scorso aprile dietro al ginocchio di Nora, una bambina di cinque anni che vive a Pegli con il fratellino Giacomo e con i genitori Marco e Laura, spunta una pallina. A poco a poco, la bimba inizia a camminare in maniera sempre più incerta e zoppicante, così mamma e papà la portano all’ospedale pediatrico ‘Gaslini’ per una visita di controllo.
Qui scoprono una tremenda verità: ovvero che quella pallina è qualcosa di molto grave, una malattia fortemente debilitante e per la quale occorrono cure molto invasive. Si chiama Sarcoma di Ewing, è in forma extra ossea e da aprile in poi questo nome, e soprattutto questa sindrome, sono diventate l’incubo di Nora e di tutta la sua famiglia.
La bimba si è sottoposta a vari cicli di chemioterapia e a varie visite di controllo, sino all’ultima, dello scorso 28 dicembre, al termine della quale i medici hanno espresso un verdetto molto, ma molto brutto: il sarcoma è progredito, sono spuntate metastasi ai polmoni, le cure ricevute sino a quel momento non hanno avuto effetto.
Attualmente, Nora è ricoverata, accompagnata da mamma Laura, per l’ultimo ciclo di chemioterapia. Non sono possibili trattamenti con le cellule staminali, perché le metastasi lo impediscono. Il quadro, insomma, è drammatico. E i genitori, insieme ai numerosissimi amici, hanno deciso di tentare il tutto per tutto.
“Si stanno rivolgendo a centri di eccellenza in Europa e negli Stati Uniti - raccontano gli amici di Marco e Laura, che non li stanno lasciando soli neppure per un secondo - Speriamo che si possa arrivare laddove non si è riusciti ad arrivare in Italia, nonostante i numerosi sforzi. Per questo motivo, abbiamo rivolto un appello a tutta la cittadinanza”.
Ieri la storia di Nora ha iniziato a circolare un po’ in tutto il Ponente: sulle chat delle scuole, dei comitati, delle associazioni, sulle chat dei singoli cittadini. Gli amici di Marco e Laura hanno aperto poco più di ventiquattr’ore fa una campagna sulla piattaforma di crowdfunding GoFundMe. Ebbene: sono già arrivate (al momento della stesura di questo articolo) oltre mille donazioni, per un totale di 33mila e 619 euro, su un target complessivo che è stato stimato in 300mila euro.
Si può aderire all’appello per tentare di salvare la vita a questa bambina di cinque anni cliccando a questo link: https://www.gofundme.com/f/9rajyb-aiutiamo-nora?utm_source=facebook&utm_medium=social&utm_campaign=p_cf+share-flow-1.
“La famiglia si sta rivolgendo - proseguono gli amici - a istituti di primaria importanza in Spagna e in Germania. Inoltre, lunedì verranno presi contatti con l’Anderson Cancer Center di Houston, in Texas, che è considerato il principale centro a livello mondiale per la cura del Sarcoma di Ewing. È qui che si vorrebbe portare Nora, ma bisogna fare presto, perché è una corsa contro il tempo e non vogliamo lasciare nulla, ma proprio nulla, d’intentato”.
Il testo allegato alla campagna, dove Nora parla in prima persona, ha scosso e commosso decine e decine di persone: “Tentare il tutto e per tutto, per sperare in qualche cura alternativa, per sperare di avere quella notizia che purtroppo in Italia non ho avuto. Ma per questo viaggio, papà e mamma dovranno avere un supporto economico e affidarsi al buon cuore di tutti coloro che potranno evolvere un contributo solidale anche piccolo piccolo, per arrivare alla cifra consona per poter affrontare tutto questo. Vi ringrazio tanto. Vi terrò aggiornati sulla mia situazione, sperando tanto di portarvi buone notizie”.
E sperando di vincere questa battaglia: per Giacomo, per mamma Laura e papà Marco, per tutti i parenti e gli amici, per chi vorrà donare, attraverso un contributo, un briciolo di speranza in più. E sperando di vincere anche per Noemj, la bambina che viveva al Cep e che è mancata lo scorso giugno, proprio a causa del Sarcoma di Ewing.
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