A livello locale l’ospedale è pronto per una eventuale recrudescenza del Covid, paventata nelle ultime ore per il timore che dalla Cina possa arrivare una nuova ondata del virus.
Il reparto dell’ospedale di Sanremo, che affronta l’emergenza Coronavirus da oltre due anni, è in questo momento in relativa tranquillità visto che sono state molte le dimissioni e non si registrano particolari aumenti nei ricoveri. Mentre il Ministero della Salute ha predisposto già alcuni accorgimenti nel caso di un aumento dei casi, il Primario delle Malattie Infettive del ‘Borea’, Giovanni Cenderello, rassicura almeno sulle situazione attuale: “Al momento siamo sui numeri degli ultimi giorni – ci ha detto – anzi, in lieve calo. Ma siamo pronti, come siamo sempre stati, in caso di peggioramento della situazione”.
Dal Ministero è stato confermato che, nel caso di aumento dei casi, ovvero obbligo di mascherine al chiuso, smart working e riduzione degli assembramenti. Senza dimenticare l’intensificazione delle quarte dosi e una eventuale una dose aggiuntiva per alcune categorie a rischio.
Al ‘Borea’ ci sono circa 70 posti letto a disposizione oltre a 8 in terapia intensiva. Oggi sono una quarantina i ricoverati e, di questi sono 5 quelli in intensiva. Qualche timore arriva dalla nuova variante, denominata ‘Cerberus’, contro la quale nulla possono al momento le cure monoclonali mentre sembra ci sia una ‘ripresa’ anche nella nostra provincia, di chi chiede la quarta dose.
Si tornerà quindi all’obbligo delle mascherine al chiuso? I cenoni di fine anno potranno influire sull’aumento dei contagi? Al momento è difficile a dirsi ma i medici sono ovviamente in allerta. Per quanto riguarda Sanremo, inoltre, c’è anche la ‘variante’ Festival. Dal comune è stata promessa una edizione simile (se non migliore) del 2020 ed auspicabile pensare che la città sarà letteralmente invasa da addetti e lavori oltre che dai turisti.
Chi c’era nel 2020 ricorda sicuramente la ‘marea’ umana che si muoveva soprattutto in centro, che partecipava alle collaterali. Tutti stretti come sardine e, ovviamente, senza protezioni, visto che l’incubo del Covid si sarebbe prospettato solo alcune settimane dopo (anche se le prime avvisaglie c’erano già a livello nazionale e internazionale). Oggi non si può far altro che navigare a vista, augurandosi che il 2023 non ci faccia piombare nuovamente nel ‘buio’ di tre anni fa.
Sono oltre 3 milioni e 700mila, intanto, le dosi di vaccino somministrate in Liguria dall’inizio della pandemia del Covid19. Di queste 186.896 sono le second booster (quarte dosi) e 6.999 le ulteriori dosi di richiamo (quinte dosi). L’appello delle istituzioni liguri, rilanciato anche dalla campagna promossa da Regione Liguria e Alisa ‘No vax no party, si vax sì parte’, è quello di vaccinarsi sia contro il covid sia contro l’influenza per mettersi in sicurezza, specie dalle forme più gravi delle malattie.
“Siamo nella fase di plateau per quanto riguarda l’influenza e assistiamo ad una diminuzione della diffusione del Covid – spiega Angelo Gratarola, assessore alla Sanità della Regione Liguria – ma non dobbiamo abbassare la guardia e tenerci pronte ad affrontare nuove ondate, in un contesto nel quale abbiamo imparato a convivere con il Covid. La vaccinazione resta la via più efficace per combattere il virus e, anche durante il periodo delle festività, sono attivi gli hub vaccinali con accessi diretti o su prenotazione”.
“Il quadro epidemiologico – aggiunge Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa - mostra una diminuzione dell’incidenza e il numero di positivi ricoverati nel giro di poco più di due settimane da 600 a 400. Anche la media giornaliera dei nuovi positivi in ospedale è scesa drasticamente: siamo passati dai 67 della seconda settimana di dicembre, a meno di 35 oggi. Guardiamo con attenzione a quanto accade in Cina dove, contrariamente a quanto avvenuto in Europa, la popolazione è quasi interamente suscettibile, perché durante i recenti periodi di restrizioni il virus ha circolato poco e la copertura vaccinale è bassa. Questo favorisce la diffusione del virus in quel territorio e anche nelle forme più gravi. Il rischio che in futuro si formino nuove varianti esiste, ma sottolineiamo che, al momento, a fronte di un numero elevato di casi di Covid in Italia, comunque, i casi importati sono una piccolissima parte”.
Anche durante il periodo delle festività le vaccinazioni proseguono con le consuete modalità: prenotazione attraverso il portale prenotovaccino.regione.liguria.it e tutti gli strumenti del Cup Liguria. Gli orari delle sedi vaccinali sono stati aggiornati per la prima settimana di gennaio e, per la nostra Asl 1: al Palasalute di Imperia si possono effettuare le vaccinazioni nei giorni 2 e 5 gennaio dalle 14 alle 19. Nel corso della prossima settimana saranno rimodulati gli orari disponibili a partire dal 9 gennaio anche nelle sedi di Sanremo e Bordighera.
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