Un grande spavento, che per fortuna si è risolto solo con danni agli oggetti e ai tessuti, quello che hanno preso i proprietari della Nuova Cimatura Vanzini di Olgiate Olona. Qui, nella tarda mattinata di oggi, martedì 20 dicembre, si è sviluppato un incendio che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco (leggi QUI).
«Stavamo tagliando un tubo – spiega uno dei soci dell'azienda, Michele Albè – e improvvisamente le scintille hanno dato fuoco alla polvere di tessuto che si forma all’interno del capannone a causa della lavorazione. Un incendio che si è sviluppato velocemente».
Per fortuna i proprietari della storica ditta olgiatese hanno saputo reagire con lucidità e prontezza, impedendo che la situazione degenerasse; all’interno del capannone, infatti, erano presenti quattordici persone, e il pronto intervento della famiglia Albè ha fatto in modo che nessuno avesse gravi conseguenze.
«Per prima cosa – prosegue Albè – abbiamo fatto uscire i ragazzi che stavano lavorando, in quattro siamo rimasti all’interno con i tubi dell’acqua e gli estintori per cercare di tenere a bada le fiamme. La preoccupazione, infatti, era che l’incendio raggiungesse il tetto del capannone, facendoci perdere tutto e causando conseguenze pericolose anche per le case vicine».
I quattro uomini sono rimasti all’interno della struttura, sino all’arrivo dei vigili del fuoco, che hanno dato loro il cambio e hanno spento in poco tempo l’incendio, riportando la situazione in piena sicurezza.
«Per fortuna, qualche tempo fa avevo fatto un corso per affrontare situazioni di questo tipo – racconta Michele Albè – e devo dire che si è rivelato provvidenziale. Siamo riusciti a tenere a bada il fuoco fino all'arrivo dei pompieri, anche loro ci hanno fatto i complimenti per come abbiamo gestito il tutto».
Una vicenda, dunque, che avrebbe potuto avere risvolti ben più gravi.
«Devo ammettere di avere avuto paura – conclude il socio della Nuova Cimatura Vanzini – ci siamo tutti spaventati, ma siamo riusciti comunque a fare il necessario per evitare che succedesse qualcosa di peggio. A parte il gran fumo che abbiamo respirato, non è successo niente di irreparabile».
I quattro coraggiosi sono stati assistiti dal personale medico intervenuto sul posto ma per loro non è stato necessario alcun ricovero in Pronto Soccorso.
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