Aveva lasciato l'amaro in bocca, inutile negarlo. E non certo per il valore economico dell'oggetto rubato, secondario soprattutto davanti a valori molto più alti: il senso civico e il rispetto del lavoro altrui.
E poi quella serialità così fastidiosa: era stato il secondo furto natalizio in pochi giorni in centro a Varese (leggi QUI del primo).
E allora la notizia che stiamo per dare è ancora più bella: il tappeto rosso di viale Aguggiari, acquistato e steso dai commercianti della via per abbellire gli ingressi delle loro attività in occasione del Natale, rubato nella notte tra domenica e lunedì (leggi QUI), è stato restituito.
Lo racconta Giulia Granelli, titolare de La Capsula Caffé, la stessa che aveva reso noto il furto. Notte tempo gli autori del gesto sono ritornati sul "luogo del delitto" e hanno riportato il tappeto, accompagnandolo con una lettera nella quale si scusavano per quella che voleva essere soltanto una bravata: «Varese è la nostra città e la rispettiamo». Non solo, accanto al tappeto arrotolato, hanno lasciato anche un sacchetto con due bottiglie e un panettone da donare ai commercianti, così da corroborare il loro pentimento.
Tutto è bene quel che finisce bene. Con una ramanzina, doverosa, ma anche con un pizzico in più di fiducia nel genere umano.
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