Il Nazionale

Cronaca | 19 dicembre 2022, 10:09

Come farsi rimborsare in caso di acquisti online?

Il caso di due acquirenti che sono riusciti a riottenere il denaro grazie alla "Casa del Consumatore"

Come farsi rimborsare in caso di acquisti online?

Di anno in anno aumentano, non soltanto nel periodo natalizio, i fatturati degli store online, spesso visti come alternativa più pratica ed economica rispetto ai negozi fisici. Ma, prima di acquistare sul web, è opportuno essere ben consci anche dei rischi che si possono correre e delle opzioni che la legge ci mette a disposizione per rientrare in possesso di nostro denaro eventualmente mal speso.

Come nel caso di due associati della “Casa del Consumatore”, associazione di tutela presieduta dall’astigiano Stefano Santin, che dopo aver rispettivamente prenotato un viaggio per la famiglia, annullata pochi giorni dopo il pagamento, e un costoso elettrodomestico risultato difettoso, non hanno ottenuto né la merce e né il rimborso di quanto speso.


LA PROCEDURA DEL “CHARGEBACK”

Pertanto i due acquirenti si sono rivolti alla “Casa del Consumatore”, che è riuscita a far recuperare loro rispettivamente 1.200 euro per il viaggio e 800 euro per l’elettrodomestico risultato danneggiato mediante la procedura denominata “chargeback” che viene attivata, presso il circuito interbancario, solo dopo aver contestato e provato il mancato adempimento del venditore on line.

“A volte i consumatori non valutano attentamente l’affidabilità del sito web da cui si accingono ad acquistare ed incappano in venditori tutt’altro che onesti – argomenta Santin, consulente in tematiche bancarie di numerose trasmissioni –. Se il pagamento è stato effettuato con carta di credito o attraverso circuiti elettronici di pagamento, vi è la possibilità di recuperare quanto pagato”.


COME OTTENERLA

Per ottenere il chargeback ci si può rivolgere alla propria banca, ma è consigliabile presentare la richiesta direttamente al circuito emittente la carta di credito con la quale è stato effettuato il pagamento, perché non di rado tale procedura rimane sconosciuta persino agli impiegati, trattandosi di uno strumento di cui si sono dotati i circuiti delle carte di credito. Se, invece, il pagamento è stato effettuato attraverso un sistema di pagamento digitale, quale ad esempio Paypal, ci si può avvalere degli strumenti di contestazione o reclamo previsti dal sistema stesso.

“Il chargeback può rappresentare una soluzione efficace anche nei casi in cui il consumatore riceva un bene difettoso e il venditore declini, illegittimamente, qualsiasi responsabilità – spiega ancora Stefano Santin – È opportuno che il consumatore disponga di tutta la documentazione necessaria a fondare la richiesta di chargeback e cioè copia dell’ordine effettuato, ricevuta del pagamento e copia della corrispondenza intercorsa con il venditore”.

“È inoltre consigliabile documentare con foto e video il momento in cui si riceve e scarta il pacco aggiunge ancora l’esperto – poiché, in caso di prodotto danneggiato, sarà più facile dimostrare che l’articolo è stato ricevuto in quelle condizioni”.


E SE PAGO CON BONIFICO?

Quando invece il pagamento è stato effettuato tramite bonifico bancario, non è possibile ottenere la restituzione dell’importo versato. La parola ancora a Stefano Santin: “Una volta che il bonifico bancario ha avuto esecuzione, se il venditore non è disposto a restituire la somma, ottenere il rimborso diventa molto più complicato; ecco perché, spesso, i venditori truffaldini richiedono il pagamento tramite bonifico bancario. L’assenza di modalità di pagamento alternative o, talvolta, pur in presenza di queste, l’insistenza del venditore ad effettuare il pagamento tramite bonifico, adducendo anche temporanei supposti malfunzionamenti del pagamento via carta di credito, dovrebbe allertarci sull’affidabilità”.


VERIFICARE PRIMA DI ACQUISTARE

“Prima di effettuare un acquisto – conclude il responsabile della Casa del Consumatore - consigliamo di consultare il sito www.shoppinverify.com che è il portale gestito dalla nostra associazione che verifica tutte le recensioni dei consumatori relative ai siti irregolari. Con la prevenzione si possono evitare le brutte sorprese”.

Redazione

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