Il Nazionale

Cronaca | 14 dicembre 2022, 07:48

Saronno, il dodicenne precipitato nella tromba dalle scale resta in prognosi riservata ma è fuori pericolo

Il giovane è ricoverato all'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Ipotesi caduta accidentale alla base dell'incidente

Saronno, il dodicenne precipitato nella tromba dalle scale resta in prognosi riservata ma è fuori pericolo

 

«Vogliamo ribadire la nostra vicinanza alla famiglia dell’alunno con cui condividiamo la preoccupazione e l’attesa delle verifiche mediche in corso. Intanto con l’aiuto delle forze dell’ordine, come di prassi, stiamo ricostruendo le dinamiche dell’evento». E’ il focus della comunicazione inviata dal rettore del collegio Arcivescovile Castelli don Alessandro Cesana alle famiglie nel pomeriggio di ieri per fare il punto della situazione dopo l’incidente avvenuto in mattinata che ha sconvolto l’intera comunità (leggi QUI).

Come riportato anche dal TgR Lombardia nel servizio di Lorenzo Galeazzi il ragazzo si trova ancora ricoverato all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo: è cosciente ma le sue condizioni restano gravi e la prognosi è riservata alla luce dei traumi, delle fratture e delle lesioni riportate nella caduta. Non è fortunatamente in pericolo di vita.

La certezza è quel volo di 4 metri poco dopo le 7,30 quando a scuola, nell’area dedicata alla medie, c’erano pochi studenti, qualche docente e genitori. Tutta da chiarire la dinamica: i carabinieri hanno ascoltato compagni, docenti e personale dell’istituto. 

La procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo: al momento si esclude sia un gesto volontaria sia un atto di bullismo. Caduta accidentale l’ipotesi più accreditata. Dai primi rilievi non risulta nessuna criticità sulla struttura a partire dalle scale. Essenziale quindi la testimonianza del 12enne stesso per chiarire l’accaduto. Su questo fronte anche le parole del rettore: «Siamo preoccupati per la salute del ragazzo. Sul resto stiamo cercando di capire, informandoci. Quello che è accaduto lo potrà dire lui quando si riprende. Adesso dobbiamo aspettare».

da ilSaronno.it

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