È stato condannato a 6 anni e 7 mesi oggi in Corte d’Appello di Torino Gianni Ghiotti, operaio di Piovà Massaia (Asti), 55 anni, che, tre anni dopo la morte della madre di 92 anni, aveva raccontato di averla uccisa, per porre fine alle sue sofferenze, soffocandola con un cuscino.
Lo aveva confessato lui stesso ai carabinieri, che lo avevano convocato per alcuni atti vandalici. La donna soffriva a causa di una grave forma di osteoporosi, che le procurava lesioni dolorose e continue.
Il procuratore generale Carlo Maria Pellicano oggi aveva chiesto la condanna alle pene di legge.
In primo grado ad Asti, davanti al giudice Federico Belli, l'uomo era stato assolto lo scorso gennaio.
In quell'occasione il pm Gabriele Fiz aveva chiesto per lui poco più di sette anni. Il legale di Ghiotti, l'avvocato Marco Dapino del foro di Asti, oggi aveva richiesto la conferma dell'assoluzione di primo grado.
“Attendiamo le motivazioni della sentenza per valutare l'opportunità di presentare un eventuale ricorso per Cassazione", è il commento dell'avvocato Dapino, che difende Ghiotti.
Le motivazioni sono attese entro 60 giorni.
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