Il Nazionale

Cronaca | 28 novembre 2022, 12:09

Sessantenne a giudizio per le minacce agli anziani genitori: "Datemi i soldi o finirete male"

Finisce in tribunale la vicenda che ha per protagonista un uomo residente in un comune delle Langhe

Sessantenne a giudizio per le minacce  agli anziani genitori: "Datemi i soldi o finirete male"

Atti persecutori aggravati dalla minorata difesa. E’ l’accusa che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti ha rivolto nei confronti di un 60enne residente in un comune delle Langhe, chiamato a difendersi nel procedimento con rito abbreviato che verrà celebrato con l’udienza già programmata per il prossimo 12 gennaio di fronte al giudice monocratico Elio Sparacino.

Particolarmente odioso il contenuto del capo d’imputazione vergato dal pubblico ministero Stefano Cotti e già oggetto del rinvio a giudizio disposto dal giudice per le indagini preliminari Laura Di Naro.

L’uomo è infatti accusato di avere messo in atto una serie di continue molestie e minacce nei confronti degli anziani genitori, presso i quali – si legge nelle carte del procedimento – si presentava a ogni ora del giorno e della notte rivolgendo al loro indirizzo reiterate richieste di denaro, supportate dalla minaccia che qualora non avessero adempiuto alle stesse sarebbero "finiti male".

L’uomo – difeso dall’avvocato Federico Davico del foro di Asti, mentre le vittime sono patrocinate dall’avvocato albese Roberto Ponzio – occupava anche un appartamento di proprietà dell’anziana coppia, rifiutandosi di liberarlo e anzi rivendicando con modi sempre minacciosi il pagamento delle utenze, contribuendo anche in questo a ingenerare quello che, sempre secondo le tesi dell’accusa, era diventato il grave stato di ansia e i timori per la propria stessa incolumità di cui la coppia di ottuagenari era arrivata a soffrire in ragione degli stessi, in un quadro che secondo l’accusa è pure aggravato dallo stato di minorata difesa delle vittime.

L’imputato è peraltro già gravato dalla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di residenza dei genitori. A gennaio il processo con rito abbreviato col quale il Tribunale di Asti dovrà appurare la fondatezza di così gravi accuse.

E. M.

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