Il Nazionale

Cronaca | 18 novembre 2022, 10:10

Al laboratorio Toma di Busto l’incidente probatorio per il caso della piccola Diana Pifferi

Accertamenti sul biberon e sulla bottiglietta rinvenuti vicino al cadavere della bambina di un anno e mezzo trovata morta lo scorso luglio nell’appartamento di Milano. Le analisi riguardano l’incidente probatorio chiesto dalla Difesa della madre Alessia

Al laboratorio Toma di Busto l’incidente probatorio per il caso della piccola Diana Pifferi

Sono in corso di esecuzione presso il TomaLab di Busto Arsizio gli accertamenti sul biberon e sulla bottiglietta rinvenuti vicino al cadavere della povera Diana Pifferi, la bambina di un anno e mezzo trovata morta lo scorso luglio nell’appartamento di Milano dove viveva con la mamma.

Le analisi, in capo alla sezione specializzata di Genetica Forense del laboratorio Toma - coordinata dal Dott. Giorgio Portera e accreditata per l’invio dei profili in banca dati al pari dei RIS e della Polizia Scientifica - riguardano l’incidente probatorio chiesto dalla Difesa della mamma Alessia Pifferi, a seguito del sopralluogo eseguito dalla Polizia Scientifica nell’abitazione.

Gli approfondimenti sono cominciati, nella struttura di via Ferrer a Busto, lunedì 14 novembre, sotto il controllo della Polizia Scientifica, consulente del Pubblico Ministero, e del Generale Luciano Garofano, consulente della Difesa, e si dovranno concludere entro 90 giorni come disposto dal GIP.

Non è la prima volta che indagini relative a importanti fatti di cronaca nazionale si basano sulle competenze di TomaLab, realtà di primissimo livello in abito nazionale nel campo della Genetica medica e forense: qui, nel 2020, giunsero infatti le ossa di cui doveva essere accertata l’appartenenza, nell’ambito del “caso Orlandi”, e sempre i professionisti del laboratorio di Busto furono coinvolti nell'interpretazione dei risultati analitici delle urine di Alex Schwazer, che portarono a scagionare il marciatore altoatesino dall’accusa di doping.

Redazione

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