Ha usato il cellulare per 13 anni, per motivi di lavoro, per almeno due ore e mezza al giorno. E così, quando è andato in pensione, ha iniziato ad avere problemi all'udito. Fino alle visite mediche e alla diagnosi: tumore benigno all'orecchio, ma comunque invalidante. Ecco perché il Tribunale di Torino ha dato ragione a un uomo di 65 anni, che lavorava in un'azienda in val d'Aosta: c'è un rapporto di causa-effetto tra l'uso prolungato del telefono e la patologia al nervo acustico ("neurinoma") di cui poi si è trovato a soffrire.
Sul banco degli imputati ci è finita l'Inail, che adesso dovrà riconoscere una rendita di oltre 300 euro al mese all'ex lavoratore difeso dagli avvocati dello studio legale Ambrosio&Commodo.
Una vicenda simile si era già verificata nel 2020 e anche quella volta la sentenza era stata pronunciata a favore del lavoratore coinvolto, anche lui afflitto da neurinoma del nervo acustico dopo aver usato a lungo il telefono cellulare per lavoro.
Commenti