Il Nazionale

Cronaca | 04 novembre 2022, 10:52

Alassio, rompe le vetrine di due gioiellerie e scappa con orologi e monili a bordo di una bici: arrestato

L'uomo, un 30enne di origine ucraina, è stato bloccato nella notte dai carabinieri della stazione di Andora

Alassio, rompe le vetrine di due gioiellerie e scappa con orologi e monili a bordo di una bici: arrestato

E’ sempre alta l’attenzione dei carabinieri della Compagnia di Alassio per contrastare il fenomeno dei furti nei vari comuni del territorio. La scorsa notte i militari della della Stazione di Andora hanno arrestato un 30enne di origine ucraina, senza fissa dimora, censurato, per il reato di furto aggravato.

L’uomo, in via XX settembre nel centro di Alassio, si è reso responsabile di ben due furti nei confronti di altrettante gioiellerie. Il “modus operandi”, come registrato anche dalle immagini di videosorveglianza comunali, era semplice: il 30enne ha dapprima controllato quanto esposto nelle vetrine e all’interno dei negozi, quindi, dopo aver prelevato da uno zaino una chiave inglese, ha colpito violentemente e ripetutamente le vetrine, spaccandole, per poi sottrarre la refurtiva.

L’atto criminoso ha fatto scattare i sistemi di sicurezza degli esercizi commerciali e, conseguentemente, il pronto intervento e l’attività di ricerca dei militari dell’Arma dei carabinieri, estesa fino al comune di Laigueglia, dove il responsabile è stato rintracciato a bordo di una bicicletta (anch’essa di sospetta provenienza illecita) traendolo in arresto.

Il 30enne, accompagnato in caserma, nonché sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso della refurtiva, in particolare due orologi di marca “Tudor” del valore di circa 10 mila euro, vari monili di bigiotteria dal valore di circa 100 euro, oltre a numerosi strumenti da scasso e una mannaia da cucina. La refurtiva è stata posta sotto sequestro per essere restituita ai legittimi proprietari.

Sottoposto al rito direttissimo, il Tribunale di Savona ha convalidato l'arresto e rinviato il giudizio al 17 novembre. All'uomo, nel frattempo, è stato imposto il divieto di dimora in provincia di Savona.

Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall'Autorità Giudiziaria.

Redazione

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