“Rafforzeremo la sicurezza con dei vigilantes, ma non c’è motivo per non vivere in queste strutture, non creiamo psicosi”. Sono queste le prime parole con cui Alessandro Sciretti, presidente di Edisu, commenta l’orribile vicenda della ragazza di 23 anni stuprata all’interno della sua stanza, nella palazzina A3 del campus Paolo Borsellino.
Palazzine vigilate h24
Un episodio che scioccato l’intera comunità universitaria, che all’indomani della violenza si interroga sulla questione sicurezza: “Il nostro sistema di sicurezza è simile a quello di un hotel, non c’è nessun motivo per non vivere in queste strutture”. Le palazzine, come ha spiegato Sciretti, sono vigilate 24 ore su 24. Un sistema che comunque non ha impedito all’aggressore di entrare nella palazzina e nella stanza della ragazza, poi violentata.
Anche il ministro all'Istruzione Bernini segue il caso
“Abbiamo deciso di rafforzare il sistema non solo alla Borsellino ma anche in diverse strutture” ha affermato Sciretti. Del caso si è anche interessato il ministro all’Istruzione Anna Maria Bernini, che sta seguendo la vicenda da vicino. “Ci auguriamo che il più presto possibile possa essere individuato il responsabile. Abbiamo predisposto l’accoglienza per la famiglia della ragazza" ha poi aggiunto Sciretti.
“Il primo pensiero va a lei, alla sua famiglia, con la quale siamo in contatto” ha concluso il presidente di Edisu.
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