Il Nazionale

Cronaca | 26 ottobre 2022, 07:11

Imperia, processo per la morte dell'operaio Pezzulli. In aula la testimonianza degli ispettori Asl: "Sicurezza insufficiente, infortunio evitabile"

L’incidente nello stabilimento di Chiusanico nella notte del 23 giugno 2018 poi due mesi di agonia, fino al tragico epilogo nel giorno di Ferragosto

Imperia, processo per la morte dell'operaio Pezzulli. In aula la testimonianza degli ispettori Asl: "Sicurezza insufficiente, infortunio evitabile"

Non c'erano strisce in terra, non c’erano cartelli ammonitori, nessuna adozione di protezioni fisiche. Un ambiente sicuramente non conforme alle normative sulla sicurezza”. A dirlo sono stati, ieri mattina in tribunale, gli ispettori dell’Asl1 Imperiese ascoltati come testimoni nell’ambito del processo che si svolge davanti al giudice monocratico Francesca Minieri (pubblico ministero Enrico Cinnella Della Porta) a carico dell’imprenditore Renato Bersano

L'ex amministratore delegato della Clas (azienda di Chiusanico nel frattempo ceduta) ed ex presidente della Sanremese difeso dall'avvocato Claudio Golda del foro di Genova, è accusato, infatti, di omicidio colposo per la morte di un lavoratore, Sandro Pezzulli, avvenuta, dopo quasi due mesi di sofferenze il giorno di Ferragosto del 2018. 

I fatti, dall’incidente alla morte, sono stati ricostruiti davanti al giudice e alle parti dalla vedova di Pezzulli, Roberta D’Ettorre parte civile nel processo con i due figlioletti,  rappresentati dall’avvocato Luigi Basso di Imperia.  Nella notte del 23 giugno 2018 alla Clas dove si produce pesto per essere esportato in tutto il mondo, un carrello transpallet condotto dalla vittima, dopo essere probabilmente scivolato a causa del pavimento bagnato mentre era in corse la pulizia delle vasche, urtava contro una vasca di pastorizzazione provocando il cedimento della chiusura. L’acqua che fuoriusciva a temperatura altissima, (tra i 95 e i 98 gradi centigradi) si infilava nello stivale dell’uomo cagionandogli ustioni di secondo e terzo grado al polpaccio e al piede sinistro.

Dopo l’incidente c’era stata immediata la corsa in direzione del pronto soccorso dell’ospedale del Imperia ma per Pezzulli, sposato e padre di due figli in tenera età, era l’inizio di un calvario durato, appunto,  fino a Ferragosto 2018, quando l'operaio moriva nella sua casa di Riva Ligure davanti a moglie e figlioletti per “acuta insufficienza cardiorespiratoria dovuta a trombosi venosa della gamba sinistra”.

All’epoca dei fatti l’imputato, Renato Bersano, guidava l’azienda agroalimentare di Chiusanico, nel frattempo acquisita dal Fondo di investimenti americano Equinox.  La prossima udienza sarà il 28 novembre, quando saranno ascoltati i testimoni della parte civile. Ieri in aula hanno deposto, oltre agli ispettori dell’Asl e alla vedova due colleghi di Pezzulli che erano intervenuti subito dopo l’incidente, dopo l'incidente per Pezzulli iniziò un vero e proprio calvario. Ricoverato presso il Centro grandi ustionati del Villa Scassi di Genova, fu dimesso solo a fine luglio, sino alla morte 

Consulente di parte per la famiglia è il medico e professore ordinario di Medicina legale nell'Università di Torino Pierluigi Baima Bollone.

Diego David

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