Il Nazionale

Cronaca | 12 ottobre 2022, 15:27

Otto persone arrestate per usura: minacce con metodi mafiosi ai commercianti, costretti a pagare tassi fino al 240% [VIDEO]

L'operazione 'Vittoria' della Guardia Finanza era stata avviata nel 2020 quando le vittime, per la crisi economica causata dalle restrizioni Covid, hanno avuto prestiti di denaro da una famiglia di origine siciliana

Otto persone arrestate per usura: minacce con metodi mafiosi ai commercianti, costretti a pagare tassi fino al 240% [VIDEO]

Usura praticata con tassi di interessi fino al 240% ed estorsione con metodi mafiosi, ai danni di commercianti in difficoltà economica di un mercato rionale di Torino. Con queste accuse, il comando della Guardia di Finanza di Torino ha dato esecuzione, questa mattina, a un'ordinanza cautelare in carcere per 8 persone, gravemente indiziate, in concorso tra di loro, dei reati.

Operazione 'Vittoria' iniziata nel 2020

L'operazione, denominata 'Vittoria', è stata avviata nel 2020 quando le vittime, per la crisi economica causata dalle restrizioni Covid, hanno avuto prestiti di denaro da una famiglia di origine siciliana e da altre persone ad essa collegate, operanti in una specifica area della città, in particolare ai danni dei commercianti del mercato rionale di piazza della Vittoria. Gli accertamenti condotti dalle Fiamme gialle. attraverso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso agli investigatori di raccogliere gravi indizi sulle intimidazioni usate dagli usurai, "tali da generare una condizione di grave assoggettamento delle vittime e l'omertà rispetto agli organi inquirenti, tipica del metodo mafioso".

Minacce di stampo mafioso

Tra gli 8 arrestati per usura ed estorsione nell'indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, tre percepivano il reddito di cittadinanza. In manette sono finite anche tre donne, che fanno parte dello stesso nucleo familiare di origini siciliane il cui capofamiglia è un 70enne, anche lui arrestato. L'inchiesta, coordinata dal pm Manuela Pedrotta è iniziata nel 2020.

"I casi accertati sono 11 - spiega il colonnello Alessandro Langella, comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza - ma a chi vuole sporgere denuncia diciamo che questo è il momento". Le vittime erano sia i venditori del mercato rionale di piazza Vittoria, sia commercianti della zona.

Tre degli arrestati percepivano il reddito di cittadinanza

I prestiti a strozzo andavano da qualche migliaio di euro a poche centinaia, che venivano chieste da persone soffocate dalla crisi dovuta alla pandemia Covid. Per la restituzione del denaro venivano praticati tassi di interesse fino al 240%. "Per estorcere passavano alle vie di fatto - racconta Langella - quando le vittime andavano in difficoltà scattavano anche violenze fisiche oltre che psicologiche, con metodi mafiosi".

Il capofamiglia svolgeva il ruolo di 'dominus', poi c'era chi andava a ritirare i soldi, davanti ad un bar che era diventata la base operativa, anche se i gestori non sono coinvolti nella vicenda. Alcuni componenti della famiglia avevano dei precedenti per reati di mafia commessi in Sicilia.

redazione

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