Il Nazionale

Cronaca | 07 ottobre 2022, 15:00

Imperia, truffa e peculato alla Sant'Anna, il gup accoglie l'eccezione della difesa Ferlito: molti atti di indagine dichiarati inutilizzabili

La Procura contesta ai 5 indagati condotte illecite per esami e trasporti di pazienti addebitati al servizio sanitario per un danno ad Asl 1 e Regione di 260 mila euro: i fatti riguardano la precedente gestione

Imperia, truffa e peculato alla Sant'Anna, il gup accoglie l'eccezione della difesa Ferlito: molti atti di indagine dichiarati inutilizzabili

Molti atti dell'inchiesta della Procura di Imperia sulla truffa e il peculato, che riguardano la precedente gestione, della clinica Sant'Anna sono stati dichiarati inutilizzabili dal gup, Massimiliano Botti.

Oggi è proseguita l'udienza preliminare per Giandomenico Poggi, direttore del Laboratorio Analisi dell’ospedale di Imperia, difeso dagli avvocati Simona Costantini e Massimo Dalla Libera, Stefano Ferlito all'epoca dei fatti direttore del Dipartimento Emergenza e Accettazione della Asl 1 Imperiese, difeso dall’avvocato Alessandro Gallese, e poi Gianluca Garello capo tecnico della Asl 1 Imperiese all'ospedale del capoluogo Imperia, difeso dall’avvocato Erminio Annoni, Roberto Tribuno, legale rappresentante della clinica privata Sant’Anna, difeso dall’avvocato Enrico Panero, Lorenzo Anfossi ex responsabile dell'ufficio Personale dell'Asl 1 imperiese nonchè consulente per le relazioni con le pubbliche amministrazioni della clinica privata Sant’Anna, assistito dall’avvocato Alessandro Sindoni.

La Guardia di Finanza aveva contestato condotte relative ad esami e trasporti di pazienti della struttura privata addebitati al servizio sanitario nazionale per un danno, per Asl 1 e Regione Liguria, stimato in circa 260 mila euro. Costi che per l'accusa avrebbero dovuto essere a carico del privato.

Il gup ha quindi accolto l'eccezione formulata dal legale Alessandro Gallese, difensore di Ferlito, il quale nella scorsa udienza aveva evidenziato al gup come la Cnr, ossia la comunicazione della notizia di reato da parte delle forze dell'ordine alla Procura, sia stata depositata il 24 novembre 2017 e il fascicolo è stato 'aperto' il primo dicembre del 2017. Ma i primi atti di indagine sono stati eseguiti nel giugno del 2018 e di conseguenza i termini di indagine erano ampiamente superati. Le indagini quindi sarebbero non sarebbero state effettuate nel lasso di tempo consentito dalla legge, ma in un periodo successivo. Tesi accolta dal gup che ha quindi dichiarato inutilizzabile tutti gli atti compiuti dal gennaio 2018 al 3 luglio dello stesso atto. Occorrerà attendere la decisione del gup Botti, che sarà resa nota il prossimo 3 marzo, ma da quanto si evince tutti gli accertamenti contabili eseguiti dalle Fiamme Gialle sarebbero inutilizzabili ai fini processuali soprattutto in merito alla accusa di peculato. 

Angela Panzera

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