Sono coscienti e sembra rispondano agli stimoli dei medici i due uomini di origine straniera residenti nel centro di Brenta, vittime otto giorni fa di un'intossicazione da monossido di carbonio (LEGGI QUI)
A causare l'intossicazione era stato un braciere acceso dai due nella loro casa di via Garibaldi per scaldarsi: a dare l'allarme e a chiamare i soccorsi era stato il terzo inquilino dell'abitazione che dormiva in un'altra stanza.
I due ragazzi erano stati trasportati con l'elisoccorso in codice rosso, in condizioni molto gravi, negli ospedali di Bergamo e Milano dove si trovano tuttora ricoverati.
Tutto il paese, dove sono conosciuti e ben inseriti, fa ovviamente il tifo per loro perché possano rimettersi.
Se i primi segnali dopo una settimana di ricovero sono incoraggianti, bisogna ovviamente valutare quali conseguenze abbia provocato sul loro fisico l'intossicazione da monossido.
Il sindaco Gianpietro Ballardin che ha seguito tutte le fasi dei soccorsi sul posto continua a seguire da vicino la vicenda che ha riguardato i suoi due concittadini.
«Il fatto che siano svegli e sembra rispondano agli stimoli è una notizia incoraggiante - osserva il sindaco - dopo sverli visti portati sull'elisoccorso ero davvero preoccupato».
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