Una vicenda "vecchia" 5 anni e che riguarda un maxi-appalto della Asl To3, quando era direttore Flavio Boraso, attualmente ad Asti e che ieri ha ricevuto l'avviso di conclusione indagini.
L'appalto, secondo quanto trapela dalle pagine di Repubblica riguarderebbe Althea, colosso di apparecchiature bio medicali e sarebbe di 57 milioni. La Procura di Torino sospetta sia stato viziato da irregolarità.
L'avviso, oltre a Boraso, è stato consegnato al rappresentante legale dell'azienda Althea Italia Antonio Marino, due rappresentanti delle forze dell'ordine e alcuni professionisti. Boraso sarebbe accusato di turbativa d'asta, corruzione e falso.
Una gara particolare, quella a cui aveva partecipato Althea; uno dei primi affidamenti con la formula pubblico-privata e, secondo il pm la vicenda si è innestata su un giro di favori che coinvolgerebbero la nomina di Francesca Bisanti, primaria di Radiologia a Chivasso che potrebbe essere stata agevolata da Boraso.
“Dopo 5 anni di indagini, in cui non sono mai stato sentito, spiega il dottor Boraso, avremo finalmente modo di leggere gli atti. Sono e resto pienamente fiducioso nell’operato della giustizia e nella possibilità di dimostrare di aver agito correttamente".
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