Il Nazionale

Cronaca | 04 ottobre 2022, 12:36

Rapina la Cassa di Risparmio di Asti a Castelnuovo don Bosco. Arrestato

L'uomo, a volto scoperto, ha minacciato la cassiera con una pistola. I carabinieri gli hanno trovato addosso anche un coltello

Rapina la Cassa di Risparmio di Asti a Castelnuovo don Bosco. Arrestato

Ieri pomeriggio, i carabinieri della Stazione di Castelnuovo don Bosco e la pattuglia del NORM di Villanova hanno raggiunto e bloccato l’autore della rapina alla filiale della Cassa di Risparmio di Asti pochi minuti dopo la commissione del reato.

L’uomo, un pugliese residente a Torino, alle 14:50 era entrato a viso scoperto nella banca di Castelnuovo e impugnando una pistola aveva richiesto la consegna del denaro alla cassiera. Subito era stato diramato l’allarme rapina, e, poiché le casse erano chiuse, il presunto rapinatore si era fatto consegnare il poco denaro contante nella diretta disponibilità della dipendente nonché le chiavi della sua autovettura. Indi si era dato alla fuga. L’uomo, dopo aver percorso alcuni metri con l’auto, la abbandonava e imboccava a piedi una via vicina cercando invano di fermare un’altra auto, ma veniva raggiunto dalla pattuglia di Castelnuovo che lo bloccava immediatamente disarmandolo.

Il presunto rapinatore veniva perquisito dai Carabinieri della Stazione e dall’equipaggio del Norm, giunto nel contempo, e trovato in possesso di una riproduzione in metallo di una pistola semiautomatica Luger P08 e un coltello con lama lunga 20 centimetri oltre a poco contante.

La vicenda, un colpo rapido e senza alcun ferito, durava poco più di un quarto d’ora, dall’ingresso in banca alla cattura dell’uomo, e si concludeva con l’accompagnamento del presunto rapinatore in caserma a Castelnuovo per la compilazione degli atti relativi al suo arresto per rapina all’Istituto di Credito e dell’auto della cassiera, inoltre si appurava che il soggetto, già condannato con sentenze passate in giudicato per 15 rapine, era sottoposto alla misura alternativa alla reclusione della detenzione domiciliare e, pertanto, si era allontanato da Torino in violazione della stessa.

Naturalmente l'indagine è in corso e dovrà acquisire gli elementi idonei a superare la attuale presunzione di non colpevolezza dell'indagato.

Redazione

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