Si è chiuso con una condanna a 1 anno e 4 mesi di carcere - pena sospesa - il processo, svoltosi con il rito abbreviato, a carico di un 45enne albanese residente a Taggia accusato di tentata violenza sessuale. La sentenza è stata emessa dal gup di Imperia Paolo Luppi.
I fatti risalgono all'aprile scorso e sono avvenuti a Civezza. Secondo la ricostruzione operata dal pm Barbara Bresci, che aveva invocato una condanna a 4 anni di reclusione, l'imputato - difeso dall'avvocato Mario Taddei - avrebbe costretto una donna a subire atti sessuali con violenza, ma non è riuscito nell'intento in quanto la vittima è riuscita a scappare.
La donna gli chiese delle indicazioni stradali e si fece convincere a ricevere un passaggio in auto dal 45enne. Lungo il tragitto, però l'uomo le disse di dover fare una deviazione per una commissione di lavoro, ma in verità si appartò con la macchina in una stradina di campagna.
L'imputato l'avrebbe prima accarezzata sulla coscia e poi avrebbe chiesto di compiere un rapporto sessuale, ma la donna rifiutò categoricamente. Rifiuto non accettato dal 45enne che prima le cinse le spalle e poi la tirò verso di sè. Spaventata la vittima tentò di divincolarsi graffiandogli il collo e fortunatamente riuscì a scappare. Il legale Taddei ha preannunciato che impugnerà la sentenza e quindi ricorrerà in Appello.
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