Autostrade e Spea non saranno responsabili civili nel processo per il crollo del ponte Morandi.
Lo ha deciso il tribunale di Genova, che ha così accolto la richiesta di esclusione.
Il collegio ha fatto sapere che a far decidere per l'esclusione è stata l'assenza delle due società ai due incidenti probatori se non come responsabilità amministrativa, non potendo quindi essere chiamati a rispondere economicamente.
In caso di condanna, saranno dunque i singoli imputati a pagare il risarcimento, a meno che non vengano intentate cause civili.
Autostrade e Spea avevano patteggiato a 30 milioni di euro e ora potrebbero uscire del tutto dal processo.
59 sono le persone, tra ex dirigenti e tecnici di Autostrade e Spea, ex e attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato delle opere pubbliche in Liguria.
L'accusa è che tutti fossero a conoscenza delle condizioni del ponte ma non sarebbero state fatte manutenzioni andando così a risparmiare.
Oggi, nel corso dell'udienza, parleranno i legali delle oltre 300 parti civili che hanno chiesto di costituirsi alla prima udienza lo scorso luglio.













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