Roberto Pignatta è stato il mandante della rapina messa a punto il 20 ottobre 2020 in una villetta a Dronero. Grazie alle indagini condotte dalla Procura di Cuneo e dai Carabinieri si è arrivati a scoprire che tra di lui e la famiglia rapinata ci fosse un grado di parentela.
A compiere la rapina furono Santino Della Garen, suo figlio minore e altri due soggetti rimasti ignoti, gli esecutori.
Nella mattinata di venerdì scorso, la pronuncia delle condanne in Camera di consiglio da parte del Giudice per l’udienza preliminare. Il mandante, che ha integralmente risarcito il danno alle vittime, ha patteggiato una pena di tre anni e otto mesi, 1.200 euro di multa, che finirà di scontare agli arresti domiciliari. Una misura concordatagli dopo aver trascorso un anno in carcere. Della Garen è stato invece condannato a 12 anni di carcere (in abbreviato) e, dichiarato delinquente abituale e professionale, dovrà scontare tre anni in casa di lavoro a fine pena. L’accusa nei suoi confronti era aggravata anche per aver coinvolto suo figlio minorenne, per il quale il procedimento è in corso al Tribunale dei minori di Torino.
LA VICENDA
Erano le 22.30 del 12 ottobre 2020. Tre persone, padre e figlio Della Garen e un ignoto, travisati con un passamontagna e armati di bastone si introdussero in una villetta a Dronero. Un quarto, rimasto anch’esso da identificare, faceva da palo. A dare l’ordine per mettere a segno il colpo, Pignatta. Nell’abitazione presa di mira c’erano i tre figli dei proprietari. Uno di loro, minorenne.
I ragazzi vennero minacciati, picchiati, presi a bastonate e chiusi in una camera da letto per tenerli fermi. I rapinatori, dopo aver fatto razzia di denaro e gioielli, fuggirono a bordo di un’auto, una Fiat Panda, che avevano rbato quel pomeriggio.
A Santino Della Garen si arrivò tramite le intercettazioni telefoniche, inoltre, a casa sua, venne trovata parte dei proventi della rapina.
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