A pochi giorni dal suo debutto, la mostra allestita presso Palazzo Oddo “A Child Is Born In Bethlehem” dell’anonimo artista-attivista Cake$, curata da Zayna Al-Saleh – mercante d’arte, curatrice, attivista e giornalista anglo-palestinese – e dal giovane collezionista e curatore Lorenzo Sibilla sembra abbia destato l’attenzione di una persona che, probabilmente, non ha gradito l’iniziativa.
Lorenzo Sibilla ha infatti riferito che “nella giornata odierna siamo stati vittime di un ‘attacco’ nazifascista da parte di un individuo sulla sessantina che ha raccontato di vivere a Genova. Questa persona ha iniziato a fare domande all’artista sempre più provocatorie, al punto da fargli prendere la decisione di abbandonare l’edificio, per evitare di essere scortese".
"A quel punto - continua Sibilla -, l’uomo ha iniziato a parlare con me, usando toni sempre più provocatori e minacciosi, arrivando ad accusarci del fatto che con questa mostra d’arte sosteniamo l’estremismo e il terrorismo islamico. Fortunatamente, nel frattempo, è giunto il momento di chiudere i locali per la pausa del pranzo e l’uomo è stato invitato a lasciare la mostra e Palazzo Oddo".
"Un fatto gravissimo - conclude -, infatti abbiamo sporto subito denuncia presso la Compagnia dei Carabinieri di Albenga”.
“A Child Is Born In Bethlehem” è un’esposizione fotografica di opere di street art per la prima volta in mostra con stencil originali, linocut e video art. Il titolo è un inno del XVI secolo di Samuel Schiedt che evoca uno (o più) contrasti: tra divinità e profanità, passato e presente, spazi percepiti e la loro attualità.
Le fotografie sono state selezionate dall’archivio di Betlemme tra oltre 300 opere di arte pubblica. In mostra sono presenti le sue prime opere stratificate - le figure nere e i motivi su sfondi bianchi - spesso abbinate a testi di ammonimento come “ATTENZIONE/ Giocattoli di qualsiasi tipo proibiti” (2019), “Il selfie di oggi è il profilo biometrico di domani” (2019). Raffigura in nero le continue campagne militari contro i bambini, spesso in scene pericolose o rappresentanti una resistenza giocosa. Secondo Cake$ “rappresentare le silhouette di un unico colore significa dipingere uno specchio collettivo di una lotta per l'esistenza e la sopravvivenza. In questo modo, la forma non è più concepita secondo ciò che dice ma rigorosamente secondo quello che fa”.
Cake$ contestualizza i dipinti dei vecchi maestri e l'arte delle icone per riformulare la storia palestinese: l’iterazione del famigerato gesto tra Dio e Adamo ne “La creazione di Adamo” di Michelangelo, o la sua commistione di paesaggio e sofferenza che evoca il Dalì de “La persistenza della memoria”.
Commenti