Torino ricorda il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a 40 anni dall'attentato di mafia in cui venne ucciso: a perdere la vita insieme a lui, nella strage di via Carini, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo. Questa mattina al Comando provinciale dei Carabinieri si è svolta la cerimonia commemorativa.
"Dalla Chiesa ha impersonificato motto Carabinieri"
A prendere la parola Generale Antonio Di Stasio, Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta: "Dalla Chiesa ha impersonificato il motto dei Carabinieri: il nostro lavoro si può fare solo con la fede che lui ha dimostrato nell'Arma e nei valori della legalità, che noi vogliamo sempre difendere".
"Con Stato credibile la mafia non ha speranza"
"Grazie al generale Carlo Dalla Chiesa - ha aggiunto - per l'importante eredità che ci ha lasciato. Grazie per aver fatto in modo che la mafia uscisse dal desiderio di tutti di dire che non esisteva. E grazie perché ha fatto capire che se si fa guerra tra guardia e ladri, la mafia vince sempre. Ma se si rende lo Stato credibile ai cittadini, la mafia non avrà nessuna speranza. Coinvolgiamo la gente, le istituzioni, i giovani: questa è l'eredità di Dalla Chiesa".
Ad intervenire anche il Prefetto di Torino Raffaele Ruberto: "Con la morte di Dalla Chiesa è cominciata la riscossa dello Stato. La mafia è in un angolo, l' 'ndrangheta gode di buona salute, ma ora sono ci sono tutti gli attori in campo per contrastarla".
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