Nei giorni scorsi è arrivata la pronuncia del giudice del tribunale di Cuneo nei confronti di S.R., 30enne incensurato di Morozzo, accusato di aver rotto il naso ad un 24enne (parte civile) ad una festa di paese.
Condannato a sei mesi di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena, l'imputato dovrà corrispondere 5mila euro di danni in favore della vittima che, nel corso dell’istruttoria, aveva raccontato quanto accaduto. “Il luglio scorso, io e i miei amici eravamo alla festa di San Magno organizzata dall’Acli di Castelletto Stura. Alcuni ragazzi sconosciuti ci avevano accusati di aver colpito al volto una ragazza. Non era vero: anche lei aveva negato il fatto. Ci siamo allontanati e siamo andati a sederci su una panchina sul viale vicino al prato della festa. Poi, siamo stati aggrediti da più di 20 persone. Qualcuno del loro gruppo aveva preso per il collo uno dei miei amici facendolo cadere dalla panchina. Poi, l’aggressione agli altri ragazzi. Ho visto mio fratello a terra circondato da otto persone che lo picchiavano. Sono andato verso di lui per aiutarlo e uno di quelli mi ha dato un pugno in faccia. Ero una maschera di sangue. In ospedale mi hanno dato una prognosi di 25 giorni per il naso rotto”.
In aula anche il fratello della vittima, aggredito lui stesso da otto ragazzi che lo avrebbero malmenato dopo essere caduto a terra. All’individuazione degli aggressori i due fratelli arrivarono tramite Facebook.
Di contro, i tre amici dell’imputato, sentiti come testimoni, negarono ogni addebito a S.R., sostenendo di essere stati loro le vittime dell’aggressione da parte di un ragazzo di colore sconosciuto sbucato da dietro la panchina. Avrebbe iniziato lui a prendere a pugni e a calci il 30enne.
Commenti