Il Nazionale

Cronaca | 06 settembre 2022, 09:59

Alice Scagni, le ultime conversazioni con la madre: "Non possiamo andare via tutti? Non si può vivere così"

La madre di Alice, Antonella Zarri ha pubblicato l'ultima conversazione con la figlia. I genitori si erano rivolti agli inquirenti: "Deve esserci aggressione o minaccia di persona", le scriveva

Alice Scagni, le ultime conversazioni con la madre: "Non possiamo andare via tutti? Non si può vivere così"

"Non possiamo andare via tutti? Non si può vivere così". Sono parole, quelle di Alice Scagni, la giovane uccisa dal fratello Alberto la sera del primo maggio, che risuonano come premonitrici della tragedia che sarebbe avvenuta nel giro di poche ore.

L'appello di Alice era rivolto alla madre Antonella Zarri, che sulla pagina Facebook 'Giustizia per due figli rubati, Alice e Alberto' ha pubblicato la chat contenente le ultime conversazioni con la figlia proprio l'1 maggio. La famiglia ha più volte ribadito di aver denunciato alla polizia le minacce di Alberto, che però non sono state prese sul serio dagli inquirenti.

"Hanno ribadito che deve esserci AGGRESSIONE O MINACCIA DI PERSONA e allora di chiamare immediatamente il 112", scriveva Antonella nella conversazione con la figlia.

"Pertanto, anche per voi - continuava la madre, mettendo in guardia Alice - dovesse suonare citofono invitarlo andarsene (suggerisco una scusa che bimbo non sta bene per non esarcerbarlo) e se insiste immediatamente chiami 112 e ovviamente mi avvisi... comunque oggi hanno annotato i suoi dati e quindi è stra segnalato".

Poi ancora, dopo le insistenze della figlia: "Ma non è A RICHIESTA Alice... ce lo ha spiegato lungamente al telefono la polizia e ieri a me di persona... minacce per telefono non bastano... devono raccogliere eventi prima".

"Condividere conversazioni intime con una figlia meravigliosa - ha scritto su Facebook Antonella Zarri - e persa per difendersi da adombrate mancanze di adeguati avvisi ad Alice dell’aggravarsi delle condizioni patologiche in cui versava suo fratello (via via sempre più deliranti e aggressive e che si tentava di arginare di comune intesa) è umiliante. Il tenore di dramma incombente in divenire che trasudano dovrebbe essere sufficientemente chiaro anche a Procura e Questura.

Per la sua famiglia d’origine Alice ha fatto enormi sacrifici intenzionali e consapevoli, non esiste fatica che non affronteremo per Lei. Siamo costretti da questo Stato ad una vera e propria Tortura spietata per cercare di avere giustizia perché la verità è già sotto gli occhi di tutti
".

Francesco Li Noce

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