Ha vinto quasi tutti i campionati italiani sincro, gli europei di Londra e in Slovenia, i mondiali di Riccione e qualche giorno fa ha agguantato il quarto posto agli europei di Roma. I dati sono ancora più eloquenti se si pensa che la sincronetta in questione ha 58 anni.
È da quando aveva 12 anni che non molla questo sport. O meglio, eccezion fatta gli anni in cui aveva deciso di fare la mamma accudendo i tre figli, Michela Barbini, la sincronetta master di Olgiate Olona, si è sempre dedicata anima e corpo al suo nuoto sincronizzato, tanto che ha saputo tenere alto il nome di Busto Arsizio in tutt’Europa e nel mondo.
Sì perché lei, nella categoria master 50-59 ha vinto quasi tutti i campionati italiani, nel 2015 ha conquistato l’argento in Russia, l’anno dopo l’oro a Londra. E così via negli anni successivi quarta ai mondiali di Budapest, prima in Slovenia, quarta in Corea e agli europei che si sono svolti dal 25 al 29 agosto a Roma si è piazzata nel singolo al quarto posto preceduta da tre sincronette: spagnola, francese e polacca. Ma in precedenza non va dimenticato l’oro conquistato a Riccione nella combinata con Claudia Vidali, Milena Marcante, Stefania Gallazzi, Maria Macchi, Stefania Speroni, Roberta Faldetti ed Eugenia Macorsini.
Però la sincronetta di Olgiate Olona ha vinto tante competizioni e gli ultimi europei nella specialità del singolo. Anche se per il futuro riserva una bella sorpresa: «Considerato – afferma – che mia figlia Alessia l’anno prossimo diventa master (25 anni), mi piacerebbe gareggiare in duo con lei nelle gare internazionali». Mamma-figlia che volteggiano in acqua, conquistando gli allori.
La storia
Classe 1964, Michela Barbini è cresciuta in una famiglia che il nuoto ce l’ha nel sangue. Il padre Ugo era uno dei soci fondatori della Bustese nuoto e le sorelle Emanuela e Marinella insegnano da decenni alla piscina di Castellanza. «A dodici anni – racconta – ho iniziato a praticare il sincro, partecipando a una ventina di gare. Nel ’95 mi sono sposata e ho avuto tre figli, quindi ho deciso di abbandonare temporaneamente lo sport per dedicarmi a loro. Nel 2000 mi sono trasferita a Garlasco e successivamente a Vigevano ho fatto nascere una squadra di Nuoto sincro, che attualmente alleno».
Dunque Michela Barbini esporta i segreti di una sincronetta d’esperienza alle ragazze che frequentano la sua società. Rimanendo in tema, è anche consulente e venditrice di prodotti per il benessere e la nutrizione. Per lei il sincro significa tanto. «Vuole dire – conclude – vivere, avere obiettivi, essere disciplinati nel conseguimento dei propri scopi. E anche piacere, divertimento, sport. Perché lo sport è amicizia, passione, condivisione, emozione. Insomma salute».
Commenti