La prevenzione all’omofobia parte dai banchi di scuola. Da settembre il Comune di Torino, insieme al Coordinamento Torino Pride GLBT, metterà in campo una serie di iniziative rivolte in particolare alle scuole. Ad annunciare il progetto l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli, che ieri in assessorato ha incontrato Matteo Anthony Carotti e i suoi amici che venerdì scorso sono rimasti vittima in via Po di un aggressione perché gay.
Pugni ed un coltellino
I ragazzi stavano passeggiando per le vie del centro, quando altri due li hanno inseguiti e gridato insulti. "Ad un certo punto – ha spiegato Carotti sui social - hanno iniziato a toccarci, tirare pugni e a tirare fuori un coltellino". Un fatto gravissimo che accadeva nell’indifferenza generale dei passanti.
Incrociare lavoro "baby-gang" con prevenzione anti-omofobia
Il gruppo ieri è stato appunto ricevuto da Rosatelli, che dopo aver espresso solidarietà ha annunciato una serie di iniziative che la Città vuole mettere in campo. “L'idea – spiega Rosatelli - è incrociare il lavoro sulle cosiddette "baby gang" con quello di prevenzione anti-omofobia. Quindi partiremo dalle scuole delle zone più interessate dal fenomeno”. “Alzeremo – aggiunge – ancora di più la voce per chiedere finalmente una legge che protegga tutte e tutti dai crimini di odio e dalla discriminazione. L'omofobia è un male che va combattuto con la cultura, l'educazione e il coraggio civico che loro hanno dimostrato".
Giusta: "Importante piano cittadino anti-discriminazione"
Sulla stessa linea il Coordinatore del Torino Pride Marco Giusta, che aggiunge: "è importante l'impegno assunto da Rosatelli per la costruzione di un piano cittadino contro la discriminazione che non sia limitata ad un singolo assessorato, ma trasversale dal welfare alla cultura, dai servizi civici alla polizia municipale". "Punto cardine - aggiunge - sarà il lavoro educativo, nelle scuole così come nelle educative di strada, quanto mai importanti nella costruzione di una comunità educante, così come i servizi civici decentrati - ad iniziare dalle biblioteche - e le reti, come i CPG, le Case del Quartiere, i Circoli Arci etc".
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