Il Nazionale

Cronaca | 29 luglio 2022, 17:38

Sale in aereo ma non imbarcano la sua carrozzina. E un disabile di Pegli non si può muovere più

La disavventura successa a Flavio Anglana su un volo da Monaco a Genova: “Non c’è stato nessun modo di portare a bordo la sedia motorizzata, nonostante tutte le autorizzazioni richieste da noi”. La mamma Ivana: “Gli hanno tolto le sue ‘gambe’ ”

Sale in aereo ma non imbarcano la sua carrozzina. E un disabile di Pegli non si può muovere più

Imbarcano il passeggero ma non la sua carrozzina e così da ieri sera un ragazzo genovese, che è costretto sulla sedia a rotelle, è impossibilitato a svolgere ogni tipo di spostamento. È la disavventura capitata a Flavio Anglana, un giovane che non si abbatte mai, dal punto di vista psicologico e caratteriale, ma che indubbiamente è sfavorito da un grave deficit per quanto riguarda la possibilità di camminare con le proprie gambe.

“Infatti - racconta la mamma, Ivana Pastorino - le sue ‘gambe’ sono la sedia ‘strong’ che funziona a batteria e che consente a Flavio di andare all’Università e di occuparsi di tutti gli altri suoi impegni”.

Anglana, che ha diciannove anni e frequenta la Facoltà di Mediazione Interlinguistica, è consigliere municipale del VII Ponente per il Partito Democratico ed è già noto per aver battagliato a più riprese con Trenitalia, in quanto l’ascensore della stazione di Pegli, la delegazione dove vive, è spesso e malvolentieri rotto.

“Ma quello che è successo in aeroporto è ancora peggio - racconta Flavio Anglana - perché parliamo di una compagnia di livello internazionale”. Il racconto: “Mesi fa la mamma ed io programmiamo un viaggio a Vienna, della durata di un giorno, perché abbiamo delle commissioni da fare là. Prenotiamo i biglietti, ci fanno pagare e poi segnalo che sono un passeggero che necessita di un’assistenza speciale per la mia condizione di disabilità”.

La compagnia è la Lufthansa: “Volo di andata diretto da Genova a Vienna, ritorno con scalo a Monaco e l’utilizzo nell’ultimo tratto del vettore Air Dolomiti, una compagnia del network di Lufthansa”.

Flavio e Ivana devono produrre moltissima documentazione preliminare, per poter imbarcare la sedia motorizzata: la compagnia vuole sapere le dimensioni, se la sedia è smontabile e in quali parti, di che tipo è la batteria, se si può staccare, che cosa contiene al suo interno. “Domande difficilissime - ricordano Flavio Anglana e Ivana Pastorino - Infatti siamo costretti a contattare la ditta produttrice, che ci fa sapere il contenuto della batteria dopo non pochi solleciti”.

Moltissimi si sarebbero già arresi, avrebbero rinunciato a partire. Ma Flavio ha deciso di affrontare la sua condizione difficile cercando sempre di dominarla, e mai di lasciarsi dominare. “Alla fine ho ottenuto tutte le risposte e siamo partiti. Nessun problema sul volo da Genova a Vienna. Nessun problema sul volo da Vienna a Monaco. Ma su quello da Monaco a Genova è successo di tutto”. 

Arrivati al gate, Flavio e Ivana hanno trovato la ferrea opposizione della compagnia: la sedia non si può imbarcare, nonostante l’aereo non sia pieno e ci siano parecchi posti liberi. Il personale di terra invoca il regolamento, il comandante dell’aereo deve rispettarlo e comunque chiede di parlare con il ragazzo e con la mamma.

C’è l’impegno a spedire la sedia motorizzata con il primo volo utile, ma intanto Flavio, nel 2022 (sì, nel 2022), rimane senza le proprie ‘gambe’ da ieri sera, perché evidentemente non siamo ancora una società abbastanza civile da garantire le pari condizioni e le pari opportunità per tutti. Oggi della sedia di Flavio non si hanno ancora notizie. Probabilmente arriverà stasera, ma resta il fatto che per 24 ore un ragazzo di vent’anni non è riuscito a muoversi e viene da chiedersi se tutto questo ha un senso, se non bisogna ogni tanto essere più elastici. Al prossimo aereo da prendere sarà nuovamente così?

Bisogna farne molta di strada, quelli che sono ‘normalmente abili’, “perché la cosa che ci è più dispiaciuta è la mancanza di empatia. Le persone non si rendono conto”. Ivana Pastorino è fortemente contrariata: “Flavio è solitamente un chiacchierone. Ieri sera era molto abbattuto. Questo è chiaramente un danno biologico e avrei tutto il diritto di chiedere il risarcimento”. Il ragazzo è forte, lo ha sempre dimostrato: ma quanto si può sopportare a lungo tutto questo? Fa più passi Flavio su una sedia motorizzata che chi li può fare con le proprie gambe vere. E questo è l’aspetto più vergognoso e inaccettabile.

Alberto Bruzzone

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