Il Nazionale

Cronaca | 28 luglio 2022, 12:15

"Colpito il sistema responsabile della crisi climatica e sociale": il Climate Social Camp rivendica le azioni di ieri

Snam, Microtecnica e Intesa San Paolo: oltre al blocco dell'ingresso dell'autostrada, gli attivisti hanno attaccato i simboli cittadini della lotta ai cambiamenti climatici

"Colpito il sistema responsabile della crisi climatica e sociale": il Climate Social Camp rivendica le azioni di ieri

"Siamo scesi tutti insieme per le strade della città per mettere in pratica le nostre parole contro il sistema responsabile della crisi climatica e sociale": con questo messaggio, gli attivisti del Climate Social Camp hanno rivendicato le azioni di ieri in diversi punti di Torino.

Oltre al blocco della rotonda all'ingresso della Torino-Milano, infatti, i manifestanti hanno colpito alcune aziende ritenute coinvolte nei cambiamenti climatici: si tratta di Snam, sulla cui sede è stato esposto lo striscione "Gas? Not our eco-transition", Intesa Sanpaolo, con lo striscione "Stop fossil fuels" appeso sulla torre sponsorizzata dalla banca all'ingresso nord della città, e Microtecnica-Collins Aerospace, con fumogeni accesi sotto la sede di piazza Graf accompagnati dallo striscione "System change": "A Torino - hanno fatto sapere gli attivisti - sono presenti alcuni dei maggiori responsabili delle devastazioni ambientali e sociali che si ripercuotono e si manifestano sia sui nostri territori che su scala globale. Agire sui territori per noi vuol dire andare a colpire e smascherare quei responsabili che indisturbati continuano a trarre profitti da investimenti legati a progetti d’estrattivismo e più o meno indirettamente a molti conflitti armati".

Tra le accuse c'è anche quella di green washing: "Vogliamo opporci - hanno aggiunto - a quelle realtà che si sono arricchite negli ultimi anni grazie ad eventi storici e politici come la guerra in Ucraina e l’accaparramento di fondi pubblici per progetti pitturati di verde. Anche se il costo dell’energia continua a salire, le risorse idriche scarseggiano, si moltiplicano le ondate di calore che mietono migliaia di vittime mentre nel cosiddetto sud del mondo il furto di terre e di risorse cresce inarrestabilmente per sostenere il modello di sviluppo occidentale. Rimane chiaro che questa crisi non la stiano subendo tutti in maniera uguale, anzi, sono proprio i settori prima citati che continuano ad avvantaggiarsene e a trarre profitti".

Marco Berton

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