Pallacanestro Varese e Robur si sono dette ufficialmente sì. L’accordo tra le due società varesine, a cui si lavora da diverso tempo ormai, è stato presentato stamattina presso Palazzo Estense.
Il piano, quinquennale in questa sua prima forma, prevede la fusione e l’attività congiunta dei settori giovanili delle due società. Dopo la parentesi Academy, le giovani promesse biancorosse torneranno quindi a giocare sotto l’egida Pallacanestro Varese.
La dicitura Varese Basketball, con i loghi delle due società, identificherà tutto ciò che verrà fatto in sinergia dalle due squadre.
Sintetico e conciso, come sempre, dell’a.d. biancorosso Luis Scola: «Siamo felici, è un giorno molto importante per la nostra società e per il settore giovanile, siamo felici di poter lavorare con queste persone».
«Accordo storico, e non è un mero formalismo - afferma con soddisfazione Tommaso Trombetta, presidente di Robur et Fides - Abbiamo voluto stabilire una collaborazione concreta, con gente con cui siamo riusciti a fare un accordo che ha lasciato a ciascuna società le proprie peculiarità, con tutti i propri valori e le proprie qualità. Abbiamo sempre voluto improntare Robur et Fides su certi valori e vogliamo che ciò continui. In Pallacanestro Varese abbiamo trovato la volontà di perseguire questo».
In realtà, viene sottolineato come l’accordo sia a tre squadre. Il campionato di Serie B sarà disputato, infatti, dal team griffato Campus, nel quale l’Openjobmetis potrà far giocare i propri talenti in vista del salto in prima squadra. La Robur et Fides giocherà nel torneo di Serie D.
La figura di riferimento dell’intero settore giovanile sarà una new entry: ci sarà infatti un player development coach, che «sarà la persona più importante» a detta di Scola. Nessun nome confermato al momento, anche se l’argentino sembra aver già individuato il prescelto.
Arrivano poi le parole di un doppio ex come Max Ferraiuolo: «Sono contento ed emozionato. Ho giocato per tanti anni sia con Pallacanestro Varese sia con Robur. Che oggi si riesca a coronare questo sogno che inseguiamo da tanti anni è una cosa importantissima. Dico con orgoglio che ce l’abbiamo fatta».
È presto, dichiara Max Ferraiuolo, per dire con precisione quante squadre e a quali campionati parteciperanno le squadre. «Parlare di organigramma preciso è presto. C’è un’idea, ma risposte definitive non ne abbiamo ancora»
Un’opera anche nel tessuto sociale del territorio: continueranno infatti anche i progetti, già avviati singolarmente delle visite ai ragazzi nelle scuole, in modo da avvicinare il più possibile i giovani all’ambiente della pallacanestro cittadina.
Aspetto sociale sottolineato fermamente da Trombetta: «Noi formiamo degli uomini a tutto tondo, vogliamo formare dal bambino al professionista, mettendo in campo valori tecnici e umani».
«L’obiettivo è che ognuno sviluppi il suo talento, ognuno dovrà averne la possibilità. Sono convinto che potremo fare grandi cose per i nostri ragazzi e per il territorio di Varese» conclude Max Ferraiuolo.
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