Il Nazionale

Cronaca | 15 luglio 2022, 20:45

Emergenza siccità, terminato il vertice in Comune. Scajola: "Domani in valle Impero stop all'erogazione idrica durante la notte per far riempire le vasche. Riattivati due pozzi sui torrenti" (foto e video)

Prevista inoltre la rimodulazione dei consumi da parte degli stabilimenti Clas e Merano. Rivieracqua concorderà nelle prossime ore le modalità operative per raggiungere una riduzione significativa, sino al dimezzamento

Emergenza siccità, terminato il vertice in Comune. Scajola: "Domani in valle Impero stop all'erogazione idrica durante la notte per far riempire le vasche. Riattivati due pozzi sui torrenti" (foto e video)

Si è conclusa poco fa la riunione convocata con urgenza al comune di Imperia  relativa alla crisi idrica che sta interessando alcune aree della città capoluogo e i comuni della Valle Impero. 

L'incontro, convocato dal sindaco di Imperia Claudio Scajola, ha visto la partecipazione dei sindaci di Chiusanico, Gianni Agnese, di Pontedassio, Ilvo Calzia, di Lucinasco, Marilena Abbo, del vice sindaco di Chiusavecchia, Giovanna Losno, e del direttore esecutivo di Rivieracqua, Valerio Chiarelli. 

Durante il vertice è emersa la grave criticità che interessa in questo momento l'acquedotto di Rezzo, che approvvigiona i territori coinvolti, che attualmente ha una produzione inferiore al 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Nel corso della riunione sono stati concordati alcuni provvedimenti. Tra questi l'interruzione dell'erogazione nei territori interessati, ossia Pontedassio, Lucinasco, Chiusanico zona industriale, Chiusavecchia e le frazioni di Imperia Sant'Agata, Montegrazie e Moltedo, dalle ore 22 alle ore 05, al fine di permettere l'accumulo di acqua e – si ritiene – di garantire il regolare servizio idrico nel resto della giornata. La misura prenderà il via da domani. 

Inoltre, prevista la rimodulazione, d'intesa con le aziende, dei consumi da parte degli stabilimenti 'Clas' e 'Merano'. Rivieracqua concorderà nelle prossime ore le modalità operative per raggiungere una riduzione significativa, sino al dimezzamento.

Dal vertice in comune è stato dato l'ok alla realizzazione di un collegamento d'urgenza tra l'acquedotto del Roja e il serbatoio sito sopra Sant'Agata, al fine di alimentare così le frazioni di Moltedo, Montegrazie, Sant'Agata e la zona collinare ad essa limitrofa. Oggi questo territorio è alimentato dall'acquedotto di Rezzo e dai pozzi sull'Impero. Prevista anche la riattivazione di alcuni pozzi dismessi sui torrenti Impero e Prino.

"Nell’incontro di oggi sono stati analizzati i diversi aspetti, ha evidenziato il sindaco Scajola. Abbiamo deciso che l’erogazione dell’acqua in questi territori sarà interrotta da domani sera alle 22 alle 5 di mattina. In questo modo si può garantire il riempimento delle vasche che permetterà di riuscire ad avere la pressione durante tutto il resto della giornata senza poi avere interruzioni. Nel contempo, in collaborazione con le due più significative imprese che hanno bisogno d’acqua in quella zona ossia la ‘Clas’ e ‘Merano’, ci sarà una forte diminuzione dei consumi, riorganizzando il loro modello produttivo che riusciranno ad attuare nei prossimi tre giorni. Insieme a questo si devono riattivare con urgenza i pozzi che, chiosa il primo cittadino, ahimè erano ormai in disuso da diversi anni sul torrente Impero e sul torrente Prino e così un lavoro urgente di collegamento del Roja alla vasca dei Bardellini, che oggi non è collegato, che quindi serve a compensare la diminuzione di portata d’acqua che arriva dall’acquedotto di Rezzo".

"Abbiamo fatto un esame molto approfondito e abbiamo preso queste decisioni che sono provvisorie, evidenzia Scajola, perchè serviranno intanto e speriamo che così sarà lo verificheremo, una costanza di approvvigionamento idrico in queste zone nelle ore diurne. Pensiamo che sia una cosa buona. Vedremo, come stiamo facendo ormai da giorni, momento per momento quali sono questi risultati".

"Poi c’è una preoccupazione più grossa, analizza il primo cittadino. Cosa succederà quando aumenteranno ancora i consumi? Per adesso il Roja tiene, l’acqua c’è. Quella che non prelevi va a finire a bagno, in mare. Il problema non è quindi di non usare l’acqua del Roja che c’è, ma il problema è che questo acquedotto è pieno di buchi e di falle, ogni giorno ne scoppia un pezzo e quindi bisogna accelerare il lavoro e poi c’è la necessità di andare a cercarla l’acqua con tante sorgente che sono state trascurate nel tempo. Erano periodi di ‘vacche grasse’ e si prendeva tutto dal Roja anche se il costo di pompaggio e dell’elettricità è enorme e si è invece trascurata la ricerca di nuovi fonti. C’è poi un enorme vantaggio nell’andare a prendere quella sorgente grossa che c’è nel pre-foro dell’Armo-Cantarana che se convogliato nel vecchio bypass e potrebbe dare molta più acqua al nostro sistema. In buona sostanza ci sono cose da fare subito con il razionamento in quelle zone con la chiusura notturna, quelle da fare a medio-termine e a lungo termine. Ci vuole attenzione nei confronti del tema dell’acqua e dobbiamo farlo. Prima forse predicavo nel deserto, ha concluso il sindacoadesso l’emergenza idrica lo ha fatto cogliere a coloro che chiudevano gli occhi".

Infine, previsto per mercoledì 20 luglio un vertice in Provincia con i sindaci imperiesi, il governatore ligure Giovanni Toti e l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone per fare il punto sulla crisi idrica del nostro ponente, ma anche in merito alla necessità di impegnare in tempi più brevi i finanziamenti dello Stato e l’anticipazione dei fondi della regione per l’acquedotto del Roja. 

Angela Panzera-Diego David

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