Si alza la protesta dei tassisti contro la decisione di equiparare il servizio taxi ad altri simili, supportati da piattaforme digitali e multinazionali. Secondo i tanti tassisti scesi in piazza oggi a Genova si tratta di concorrenza sleale: difficile infatti competere con colossi com Uber che è supportato da un servizio che si estende e sviluppa a livello mondiale.
Il link alla diretta:
“Ci hanno infilato del ddl Concorrenza che è strano per un servizio pubblico - commenta un tassista in protesta a piazza De Ferrari - Abbiamo chiesto lo stralcio dell’articolo 10 (ex articolo 8) ma non ce l’hanno concesso e quindi abbiamo deciso di protestare. Con questa approvazione andremmo in concorrenza con tutte quelle piattaforme digitali che sono dei colossi incredibili, delle multinazionali contro il servizio pubblico”.
Lo sciopero si estende in tutta Italia: a Roma c’è stato un primo incontro con le associazioni di categoria e i rappresentanti del governo.
“La situazione romana non è cambiata - dice il presidente della cooperativa Radio Taxi 5966 Valter Centanaro - La manifestazione di oggi si è svolta con massima adesione con una massiccia partecipazione anche lungo col corteo. Mi scuso con la cittadinanza per il disagio, fortunatamente non ci sono stati incidenti come è il nostro spirito. Secondo me è un problema di metodo più che di sostanza: quello che ha inquietato molto la categoria è stato trovarsi all’interno di una legge delega quindi con una sottrazione al dibattito parlamentare su un tema importante che incombe sulla categoria e che ne minaccia il futuro. Mi sembra che la risposta massiccia sia anche determinata da questo.
Dalla discussione con il viceministro Bellanova sono usciti tutti i nostri rappresentanti sindacali. Ritengo però che uno spiraglio si sia aperto ed auspichiamo che la giornata di oggi non sia passata invano ed auspichiamo che ci sia a breve un tavolo col governo così da poter portare avanti una trattativa che a livello parlamentare ha almeno 10 anni di attività”.
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