Il Nazionale

Cronaca | 05 luglio 2022, 17:10

Ospitalità famiglia afghana ad Albisola, il sindaco scrive agli ambasciatori: "Richiediamo il visto per motivi umanitari per lasciare l'Iran e venire in italia"

Accolta dal primo cittadino la richiesta dell'ex consigliere Tessore, inviata due missive all'ambasciatore d’Italia a Teheran Giuseppe Perrone e all'ambasciatore della Repubblica Islamica d’Iran in Italia, Hamid Bayat

Ospitalità famiglia afghana ad Albisola, il sindaco scrive agli ambasciatori: "Richiediamo il visto per motivi umanitari per lasciare l'Iran e venire in italia"

Ha trovato un riscontro positivo da parte del sindaco la lettera inviata dall'ex consigliere comunale di Albisola Superiore dal 2004 al 2019 Franco Tessore il quale aveva chiesto la disponibilità da parte del comune di ospitare una famiglia afghana in fuga dal regime dei talebani.

Il primo cittadino Maurizio Garbarini ha infatti scritto all'ambasciatore d’Italia a Teheran Giuseppe Perrone e all'ambasciatore della Repubblica Islamica d’Iran in Italia, Hamid Bayat, per richiedere il rilascio di visto per motivi umanitari a tutti i membri della famiglia per poter lasciare l’Iran e raggiungere l’Italia, dove, al loro arrivo, sarà garantita l’accoglienza e l’ingresso nel circuito istituzionale di protezione internazionale in accordo con il Servizio Centrale della Rete SAI.

Il Comune di Albisola Superiore infatti si è reso già disponibile sin da ora per accogliere la famiglia all’interno delle strutture del proprio progetto.

Ai membri della famiglia, composta da padre, madre e due figlie (l'ex allenatrice della nazionale afghana di volley Gulaghai Hekmat), è già stato preannunciato infatti dalle autorità iraniane il rimpatrio in Afghanistan una volta scaduto il Visa in loro possesso, con un'evidente rischio per la loro incolumità considerata l'attuale situazione di difficoltà presente sul territorio afghano.

In allegato il sindaco ha inviato la lettera della primogenita della famiglia, Gulaghai, nella quale spiega la loro situazione e invia una richiesta di appello a una delle realtà solidali del terzo settore impegnate nel supporto a soggetti in difficoltà.

"Gulaghai in particolare sarebbe condannata a morte sicura in quanto ex allenatrice della nazionale di pallavolo femminile afgana e quindi donna atleta ed inoltre in quanto ex membro delle forze di polizia sotto il governo filoccidentale di Ghani - aveva detto l'ex consigliere Tessore, laureato in Giurisprudenza e in Storia, attualmente studente universitario di Scienze Internazionali Unito con specializzazione in storia e cultura afghana ed ha contatti consolidati nel tempo con diverse famiglie, fuori e dentro lo stato afghano - L'intera famiglia infine appartiene all'etnia minoritaria hazara, sciita, da sempre perseguitata con particolare ferocia dai talebani, integralisti sunniti".

La famiglia ha ottenuto a spese dell'ex consigliere comunale la Visa di ingresso in Iran e si trova attualmente a Teheran. Tessore nella sua lettera indirizzata al sindaco Maurizio Garbarini e all'assessore ai servizi sociali Calogero Sprio, aveva allegato la comunicazione inviata dalla città di Torino alla competente ambasciata per il rilascio di Visa ad un'altra donna afghana che ha seguito con l'avvocato Riccardo Morielli di Millesimo, e che ora è in Italia.

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