Il Nazionale

Cronaca | 25 giugno 2022, 07:11

Siccità e crisi idrica: anche il Po è a secco e si prevedono razionamenti dell'acqua, c'è chi pensa ai desalinizzatori (Foto)

Che le previsioni non siano ottimistiche è sotto gli occhi di tutti e, quindi, si preannuncia un’estate torrida in tutti i sensi, soprattutto quello della siccità.

Siccità e crisi idrica: anche il Po è a secco e si prevedono razionamenti dell'acqua, c'è chi pensa ai desalinizzatori (Foto)

Alcuni comuni hanno già promulgato le ordinanze specifiche mentre altri lo faranno nelle prossime ore, in relazione alla situazione di siccità che si registra nella nostra provincia ma, ovviamente, anche nel resto d’Italia.

Dalla Regione sono arrivati i dettami da inserire nelle ordinanze e, tra questi, il divieto di irrigazione e annaffiatura di giardini e prati, quello di lavaggio di cortili e piazzali, di autoveicoli (con esclusione degli autolavaggi), ma anche il divieto di riempimento di piscine private, fontane ornamentali e vasche da giardino.

Sono queste le misure di limitazione degli usi dell’acqua per finalità diverse da quelle potabili e produttive ritenute necessarie dalla Regione che, per ora ha inviato ai Comuni e agli Enti di governo degli Ambiti per il servizio idrico integrato una comunicazione con le ‘linee guida’, in base alle risultanze del monitoraggio effettuato dagli Osservatori degli usi idrici, istituiti nell’ambito delle Autorità di Distretto del Po e dell’Appennino Settentrionale.

Ora spetta ai singoli Comuni emanare le ordinanze ad hoc, secondo le disposizioni regionali. In Liguria, ma soprattutto nel Ponente, permane una situazione di criticità idrica con un elevato rischio per l’uso di acqua potabile a causa del perdurare dell’assenza di precipitazioni significative fin dall’autunno 2021. Una situazione che, ovviamente, si è aggravata dal periodo estivo caratterizzato dall’aumento delle temperature, dalla scarsità delle precipitazioni, dall’aumento dei consumi in ragione della stagione turistica.

Anche il bacino del Po è al massimo livello di severità idraulica e lo si può vedere dalle foto che pubblichiamo, scattate pochi giorni fa da Tonino Bonomo, nella zona tra Valenza Po e Pavia, a cavallo di Piemonte e Lombardia. Che le previsioni non siano ottimistiche è sotto gli occhi di tutti e, quindi, si preannuncia un’estate torrida in tutti i sensi, soprattutto quello della siccità.

Nella nostra provincia da tempo Rivieracqua sta svolgendo tutte le operazioni necessarie per limitare i disagi, ma già da alcune settimane le prime criticità si sono registrate, soprattutto nelle zone collinari dove gli acquedotti sono quasi a secco ed è difficile ‘pompare’ l’acqua che arriva dal basso. Le ordinanze che si succederanno nelle prossime ore serviranno a prevenire un aggravamento della situazione e scongiurare nei prossimi mesi estivi il rischio di razionamenti di acqua e disagi concreti a cittadini e turisti.

Quali soluzioni per ovviare i problemi di quest’anno, pensando anche ai prossimi? Il Roya è la nostra risorsa principale (e lo è anche per il Sud Est della Francia) ma con il prosciugamento della diga di Tenarda e della maggior parte delle fonti di approvvigionamento montane, la situazione è ulteriormente peggiorata, anche per l’impennata delle temperature di giugno, con valori ben al di sopra delle medie climatologiche e il conseguente aumento delle esigenze di utilizzo dell’acqua.

Nella nostra provincia, nell’anno in corso sono scesi 90 millimetri di pioggia, contro una media di 327 e anche le ultime precipitazioni sono da considerare ‘ridicole’ rispetto a quello che sarebbe il fabbisogno. Nelle zone dove ha piovuto di più, infatti, sono scesi circa 4 millimetri.

C’è chi parla insistentemente di dissalatori, per desalinizzare acqua di mare e renderla disponibile per ragioni igieniche e per cucinare. Sono circa 16mila gli impianti presenti in tutto il Mondo, concentrati in Medio Oriente e in nord Africa, con una capacità di 95 miliardi di litri al giorno. In Europa la Spagna è al primo posto negli impianti di desalinizzazione con circa il 10% del fabbisogno totale. Gli impianti devono considerare gli anti-incrostanti, metalli e cloruri vari, presenti in mare che prevedono processi di smaltimento ad hoc, molto costosi, circa il 33% dei costi operativi dell'impianto.

Tornando alla nostra ‘piccola’ provincia le previsioni stagionali su temperatura e precipitazioni elaborate dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine rivelano, tra la fine di giugno e i primi luglio, una anomalia in un'ampia zona e in particolare su Italia e Liguria. Dimentichiamoci quindi precipitazioni che possano risolvere il problema acqua e cerchiamo, ognuno per quanto può, di fare attenzione al consumo di acqua.

Carlo Alessi

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