Fare luce sull’identità della donna ritrovata nel tardo pomeriggio di giovedì 16 giugno, senza vita, nelle acque del lago Maggiore tra Zenna e Maccagno: le forze dell’ordine italiane e svizzere stanno lavorando alacremente, in queste ore, proprio con lo scopo di raggiungere questo obiettivo.
Nella giornata di ieri è già stata effettuata l’autopsia sul cadavere della donna – trasportato a Varese dopo esser stato recuperato dagli operatori della Guardia Costiera e dagli specialisti del Soccorso Acquatico dei vigili del fuoco – per approfondire le cause del decesso e iniziare a mettere in fila alcuni elementi utili per poter ricostruire quanto accaduto.
Nel frattempo i carabinieri della Compagnia di Luino e le forze di polizia elvetiche stanno collaborando gomito a gomito per visionare tutti i filmati degli impianti di videosorveglianza – sia sul territorio italiano che su quello svizzero – per verificare se vi siano ulteriori tracce da seguire nel prosieguo delle indagini.
Una delle piste che vengono tenute in considerazione in questo momento, infatti, porta a una donna di Losanna di 68 anni – età che corrisponderebbe all’incirca a quella della salma ritrovata sul Verbano – per la quale le autorità cantonali avevano diramato, alcuni giorni fa, l’annuncio di scomparsa dopo l’ultimo avvistamento avvenuto a Capolago, dove la 68enne avrebbe dovuto prendere il treno per salire al Monte Generoso.
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