Il Nazionale

Cronaca | 19 maggio 2022, 13:25

Una stele commemorativa e una cerimonia per ricordare le vittime del Mottarone

Ad un anno dalla tragedia Stresa ricorda i 14 passeggeri della funivia che hanno perso la vita il 23 maggio scorso: tra loro cinque persone della provincia di Varese

Una stele commemorativa e una cerimonia per ricordare le vittime del Mottarone

Quando lunedì i primi stresiani o “foresti” si affacceranno verso il bosco dalla stradina sterrata che sale in vetta al Mottarone – così rustica e montanara, tanto diversa dalla carrozzabile a pagamento di proprietà della famiglia Borromeo che porta le auto fin davanti all’edificio della stazione di monte rimasta immobile in un drammatico frame dal 23 maggio dell’anno scorso – la stele sarà già là.

Il Comune di Stresa ha organizzato tutto perché la posa di quello che sarà il memoriale della tragedia avvenisse senza clamori, in tempo per la sobria cerimonia del primo triste anniversario. È una semplice lapide in pietra locale, con la scritta “a perenne ricordo” in latino e i nomi delle vittime. L’hanno voluta mettere proprio dove la cabina numero tre ha concluso la sua corsa. Qualcuno a Stresa aveva suggerito di piazzarla in una strada in città, magari vicino al lago. Ma in tanti hanno preferito questa soluzione. Qui la gente viene già: per una preghiera, un ricordo, o magari anche solo per curiosità. “Quando salgo lassù – ricorda la sindaca di Stresa Marcella Severino - trovo sempre rosari, immagini, segni di pietà e preghiera”.

Lunedì la giornata comincerà alle 11 nella chiesetta della Madonna della neve appena più in alto del piazzale della funivia. Una messa, celebrata dal parroco di Stresa don Gianluca Villa ricorderà i morti e cercherà di portare consolazione ai vivi. Soprattutto ai parenti delle vittime della strage del 23 maggio. Dal Comune, tramite gli avvocati, sono stati invitati tutti. Difficile capire chi verrà davvero. Non sono ancora arrivate le conferme.

Ci sarà sicuramente Rosalba Nania, la mamma di Alessandro Merlo, il giovane varesino di 29 anni morto al Mottarone insieme alla fidanzata Silvia Malnati, 26 anni. Vivevano insieme a Varese da qualche mese, volevano sposarsi. Adesso riposano nella stessa tomba. E il loro ricordo strazia ancora i genitori e i parenti. Rosalba arriverà con il fratello Luca, lo zio di Alessandro.

È escluso, invece, almeno secondo il parere dei più, che possa esserci la famiglia del piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto. Qualcuno dei parenti potrebbe scegliere di salire al Mottarone in un altro momento, quando il clamore e i riflettori si saranno spenti. Dopo la messa, lunedì, un piccolo corteo – che il comune vorrebbe limitare ai soli congiunti delle vittime – scenderà fino alla radura nel bosco per la benedizione del memoriale. Poi basta. Nessuno vuole strafare. A Stresa bastano il dolore e il ricordo.

da VcoNews.it

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