Debiti, il dolore di Adrien: “Non ho nulla, mi arrivano cartelle esattoriali da 140mila euro da pagare in cinque giorni”

Adrien, nome di fantasia, ha 71 anni. Vive ad Asti da tempo, è di origini francesi.
In passato è stato titolare di una ditta che, però, con l’avvento della grave crisi economica del 2007, è stata costretta a chiudere i battenti.
E da quel momento i debiti sono aumentati a vista d’occhio.

Adrien da tempo vive a casa di un suo familiare: non ha nessun altro. E’ cardiopatico e le sue condizioni di salute sono precarie.

Nel 2020 l’Agenzia delle Entrate aveva disposto un pignoramento presso la sua abitazione.

“L’ufficiale giudiziario - analizza Vincenzo Tagliareni, direttore generale Federcontribuenti Italia, che ha in carico il caso  - in quella circostanza aveva riconosciuto di non poter pignorare nulla. L’esito era stato quindi negativo: il mio assistito non ha auto né altri beni”.

Il 4 marzo 2022 il tribunale di Asti, con una sentenza emessa dal giudice Rosemma Ghiberti, ha riconosciuto di poter pignorare ad Adrien un quinto della pensione.

“Nonostante la sentenza - spiega Tagliareni - il mio assistito ha ricevuto una cartella esattoriale da 140mila euro, da pagare entro cinque giorni. Sono preoccupato soprattutto per la sua salute: su di lui, queste richieste di pagamenti hanno un effetto ancor più pesante. Non contesto il lavoro degli ufficiali giudiziari, ma un sistema che non sembra accogliere le nostre istanze”.

Il caso di Adrien - fanno sapere da Federcontribuenti - era già stato segnalato alla Corte europea di Strasburgo. “Siamo in attesa di un pronunciamento - conclude Tagliareni - e valuteremo un nuovo ricorso, oltre che una segnalazione anche al Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

Un caso di disagio, un dramma sociale che accomuna più persone di quante si possa pensare. Non è questa la sede per scrivere chi ha ragione o chi ha torto, ma indubbiamente, quella di Adrien, è una storia che colpisce e che, purtroppo, potrebbe succedere a chiunque.