Il Nazionale

Cronaca | 12 maggio 2022, 15:38

Eurovision Torino, tra il pubblico è già Subwoolfer-mania: e c'è chi arriva addirittura da Sydney [FOTO e VIDEO]

Seconda giornata di semifinale per la grande kermesse musicale: sotto il sole di piazza d'Armi ancora tantissimi stranieri, con bandiere e travestimenti curiosi

Eurovision Torino, tra il pubblico è già Subwoolfer-mania: e c'è chi arriva addirittura da Sydney [FOTO e VIDEO]

Se esistesse un exit poll, come nelle elezioni Politiche, il verdetto sarebbe chiaro: Eurovision 2022 è stato trionfalmente vinto dai Subwoolfer, la band norvegese (ma sarebbe meglio dire il duo) che partecipa con il brano "Give that wolf a banana", diventato ormai virale.

Dopo il flash mob di sabato scorso in piazza Vittorio Veneto e il video con dichiarazione d'amore (anche piuttosto esplicita) girato in via Nizza e via Madama Cristina, adesso il look dei musicisti nord Europei è diventato un must anche tra il pubblico: come quello che oggi pomeriggio si è presentato ai cancelli del PalaIsozaki in vista della seconda giornata di show.

Spuntano i sosia dei Subwoolfer

Tanti i gruppi che hanno attraversato corso Galileo Ferraris con orecchie e muso gialli e occhiali da sole. Ma il fascino di questo evento è il respiro internazionale che porta con sé a 360 gradi.
Così come nella giornata di martedì, è tutto un susseguirsi di bandiere e di magliette con i colori della propria nazione. Dagli spagnoli ai tedeschi, passando anche per alcune combinazioni "storiche": come quella dei quattro ragazzi che si presentano con le bandiere irlandesi, ma anche con una enorme "Union Jack", la bandiera del Regno Unito e la bandiera europea. Si ride e si scherza sul momento storico (e sui risultati delle ultime elezioni in Irlanda del Nord), ma tutto è pervaso dalla leggerezza del momento, di una festa che - complice la musica - vuole essere un messaggio di fratellanza tra chiunque si avvicini a questo show.

Un viaggio di 24 ore

Il record per il viaggio più lungo lo vincono sicuramente i due ragazzi che, scesi dal taxi, brandiscono la loro bandiera. Arrivano dall'Australia: "Siamo di Sydney: per essere qui abbiamo fatto un volo di 24 ore". Una passione che supera dunque i confini continentali. "Siamo già stati altre volte in Italia, ma non siamo mai stati a Torino. Abbiamo fatto un giro a Milano e Firenze". "E' una bella atmosfera, c'è anche un bel clima. Fa molto caldo, a differenza dell'Australia. Serve la crema solare", aggiungono. Non sanno di essere stati molto fortunati, dopo le piogge intense della scorsa settimana.



Ci sono anche alcuni italiani. Pochi per la verità. Soprattutto negli spettacoli pomeridiani, la stragrande maggioranza è composta da stranieri di tutto il mondo. Chi arriva dal nostro Paese però ha fatto viaggi anche impegnativi. "Noi arriviamo da Roma", raccontano due ragazze, prima di scappare verso l'ingresso. "Dobbiamo andare, iniziano alle 15".

Alle 15 si chiude

Prosegue poi incessante il lavoro dei volontari. In maglia arancione (ma non mancano le varianti in blu e rosso) indirizzano il pubblico in arrivo, lo richiamano, ricordano le regole. "Ingresso per tutti i settori, documenti di identità e biglietti in mano". Lo ripetono anche in inglese, alle "ondate" di persone che, a ogni semaforo verde, attraversano il corso e si sommano a quelle che arrivano lungo la pista ciclabile di piazza d'Armi. Fino a pochi minuti prima delle 15, quando le indicazioni si fanno più intense: "Eurovision, ultima chiamata. Ultima possibilità. Chiudono gli accessi". E' il segnale che la festa, dentro il Palazzetto, sta per ricominciare.

Massimiliano Sciullo

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