Il Nazionale

Cronaca | 09 maggio 2022, 16:08

Tacconi in uscita: le sue condizioni migliorano. "In 2-3 giorni potrebbe essere trasferito in neurochirurgia"

Il figlio dell'ex portiere di Juve e Nazionale ha diffuso su Facebook l'ultimo bollettino dell'ospedale di Alessandria. "Esegue ordini, saluta e muove gambe e braccia"

Tacconi in uscita: le sue condizioni migliorano. "In 2-3 giorni potrebbe essere trasferito in neurochirurgia"

Il vecchio leone non ha smesso di lottare. Dopo le notizie allarmanti che si erano diffuse sul suo stato di salute nei giorni scorsi, Stefano Tacconi sta mostrando progressi dopo il malore che lo ha colpito lo scorso 23 aprile mentre partecipava a un evento benefico ad Asti.
L'ex portierone della Juventus aveva accusato un peggioramento che aveva portato i medici a definire "il periodo più critico" quello del passato fine settimana.

Ma ora le cose sembrano essere migliorate, almeno stando all'ultimo bollettino emesso dai sanitari dell'ospedale di Alessandria dove Tacconi è stato ricoverato fin da subito.

Si parla di "passi avanti molti importanti", che se confermati potrebbero addirittura portare al trasferimento nel giro di qualche giorno dalla rianimazione alla neurochirurgia. 

Tacconi è affidato alle cure dello staff del dottor Andrea Barbanera, direttore della Struttura di Neurochirurgia dell’ospedale di Alessandria, che lo sta seguendo con Fabrizio Racca, direttore della Terapia Intensiva.

"Non risponde completamente, ma esegue ordini. Saluta, muove i 4 arti. Se la situazione continua cosi, in 2-3 giorni potrebbe lasciare la rianimazione ed essere spostato nel reparto di neurochirurgia - è il bollettino condiviso sui social da Andrea, figlio di Stefano -. Stiamo anche cominciando a svezzarlo dal respiratore.

Diciamo che ha fatto passi avanti molto importanti: non c'è ancora il rischio zero, ma direi che il messaggio che diamo oggi è positivo. Abbiamo preso la direzione

giusta e sicuramente ci sarà ancora strada da fare. Forse, però, la parte più in salita di essa è terminata".

"Forza Stefano", come cantava la curva Filadelfia quando il portiere, guanti nelle mani ancora da infilare, correva a difendere la porta della Vecchia Signora.

Massimiliano Sciullo

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